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Credo che la verità vada urlata contro ogni indifferenza mediatica e delle coscienze. Perciò questo è uno spazio di controinformazione su tutto ciò che riguarda le lotte sociali. Questo blog è antisionista perchè antifascista. Informatevi per comprendere realmente e per resistere.

Donatella Quattrone


venerdì 18 ottobre 2013

ROMA: CARICA "A FREDDO" NEL QUARTIERE PIGNETO





 




Dal blog di Bob Fabiani http://bob-fabiani.blogspot.it/:


Oggi a Roma è una giornata di passione, la prima di "una due giorni" che da settimane e forse mesi, sta tenendo impegnati i Palazzi del Potere e dell'ordine sul fronte , sempre sensibile, dell'ordine pubblico. Mentre lo Sciopero Generale indetto dai Sindacati di Base prendeva il via, a metà mattinata, poco prima delle 12, in un quartiere di Roma, il Pigneto si registravano attimi di terrore. Che cosa è accaduto? -LA CRONACA Nel Quartiere popolare del Pigneto , non molto distante da Piazza S. Giovanni, meta ultima della manifestazione sindacale dell'Usb e di tutti gli altri sindacati di base e dei movimenti  che hanno aderito alla giornata di lotta contro il governo Letta e i programmi di austerità; un gruppo di studenti si trovava per le vie del quartiere per  distribuire un volantino in cui si spiegava tra l'altro il senso della manifestazione del 19 ottobre  che vedrà tra gli altri anche il movimento No Tav ma insieme ad altre realtà che sono in lotta per la rivendicazione dei diritti al welfare, all'abitare, all'istruzione e, che ha uno slogan eloquente "Una sola grande opera: casa e reddito per tutt*!"; un plotone di Carabinieri schieratosi in assetto antisommossa decideva, appunto, intorno alle ore 12, di effettuare una carica "a freddo". Si sono succeduti lunghi attimi di spavento e terrore per il quartiere. La carica repentina e muscolare dei carabinieri si è spinta fin tra i banchi del mercato. E' accaduto all'altezza dell'Isola Pedonale. In mazzo al parapiglia tra chi scappava - o tentava di farlo - (gli studenti,n.d.r.) ci si son trovate anche alcune donne che, in quel momento, si trovavano lì per fare la spesa: sono state letteralmente travolte al pari degli studenti. I carabinieri poi hanno provveduto ad effettuare diversi fermi. Ora ,in questi minuti, la polizia e i carabinieri, sempre in assetto antisommossa, si trovano vicino all'occupazione di via Fortebraccio. Questi i fatti. Nudi e crudi. -LA "STRATEGIA DELLA TENSIONE" FUNZIONALE AL POTERE. I fatti del Pigneto meritano un'analisi nell'immediata vigilia della manifestazione di domani, sabato 19 ottobre. Lo meritano per il semplice fatto che non si è trattato di una normale "azione di prevenzione" da parte delle forze dell'ordine e, se attentamente vagliate, dimostrano che in questo paese è in atto - ormai da molto tempo - uno "stato di polizia". Alzare il tiro come dimostrano i fatti del quartiere romano del Pigneto, a poche ore da una manifestazione che - si badi bene - non è una manifestazione indetta per "fare solo casino e terrorismo" - come qualche benpensante, solone, buontempone si è affrettato a dichiarare ad uso e costume di televisioni e media compiacenti con il "Pensiero unico imperante" ma, invece, una vera è propria manifestazione politica. Non di parte. E' una manifestazione che pone l'accento - come oggi lo Sciopero Generale del Sindacato di Base  - su aspetti fondamentali: mettere un freno alle spese folli (e in odore di mafia...) delle grandi opere anzi, sospenderle di netto e destinare quelle ingenti somme per risolvere un problema esplosivo (questo sì se non risolto può davvero degenerare...) quale quello dell'emergenza dell'abitare a Roma come altrove. Una manifestazione che evidentemente è mal digerita dal Potere, dalle lobby, dalle istituzioni repubblicane di questo paese. Non potendola vietare - siamo pur sempre in una pseudo-democrazia - allora ecco che, ad arte, e con tempismo davvero scientifico si torna "ai soliti sistemi".  Se ci si riflette gli ultimi mesi è stato tutto un crescendo (grottesco, menzogniero, ipocrita) rossiniano: fare in modo di crimanalizzare un movimento (in questo momento in Italia quello che più disturba il Palazzo è quello No Tav) e, allo stesso tempo creare intorno "un'aria ostile", infondere nella cittadinanza quella "dittatura del terrore" tipica dei regimi. Quando mancavano alcune settimane alla data della mobilitazione poi, si è provveduto a resuscitare il sempre funzionale "fantasma del brigatismo rosso". Ricorderete le lettere, le presunte lettere che alcuni mebri delle BR avrebbero indirizzato al Movimento No Tav. L'altro ieri, a Bologna si è provveduto a mettere sul tavolo  un altro piccolo tassello: far rinvenire dei volantini BR. Poi i fatti di questa mattina al Pigneto. Il quadro dunque è sempre lo stesso: mettere in circuito lo spauracchio dell'ordine pubblico per non parlare realmente dei contenuti che ci sono dietro una manifestazione come quella del 19 ottobre. E' la solita vecchia storia italiana. Tuttavia però ci sono sempre le "variabili impreviste e imprevedibili": una carica lanciata "a freddo" - come quella al Pigneto di questa mattina" poteva finire in tragedia. Capita un pò troppo spesso che, in questo paese, le forze dell'ordine si ritrovino a pestare inermi cittadini e, spesse volte sono donne (chiedere alle Donne No Muos; tra l'altro uno dei movimenti che parteciperanno alla manifestazione di domani;n.d.r.) stavolta addirittura in mercato. Come se Roma fosse improvvisamente piombata in un "teatro di guerra" di Damasco, Il Cairo o Tunisi. Un fatto di inaudita gravità: fermare in modo così violento un semplice volantinaggio la dice lunga sulla situazione che cova sotto la cenere di questo paese, ha un significato politico preciso e, allora, tornano alla mente, le parole della (re)investitura di Napolitano quando alla Camera disse che, non sarebbero stati tollerati dissensi di piazza e, chi si azzardasse a schierarsi contro il "pensiero unico" verrà severamente punito. Come accaduto al Pigneto. 

Bob Fabiani

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