Foto tratte da http://www.dinamopress.it
Dal blog di Bob Fabiani http://bob-fabiani.blogspot.it/:
Oggi
a Roma è una giornata di passione, la prima di "una due giorni" che da
settimane e forse mesi, sta tenendo impegnati i Palazzi del Potere e
dell'ordine sul fronte , sempre sensibile, dell'ordine pubblico. Mentre
lo Sciopero Generale indetto dai Sindacati di Base prendeva il via, a
metà mattinata, poco prima delle 12, in un quartiere di Roma, il Pigneto
si registravano attimi di terrore.
Che cosa è accaduto?
-LA CRONACA
Nel
Quartiere popolare del Pigneto , non molto distante da Piazza S.
Giovanni, meta ultima della manifestazione sindacale dell'Usb e di tutti
gli altri sindacati di base e dei movimenti che hanno aderito alla
giornata di lotta contro il governo Letta e i programmi di austerità; un
gruppo di studenti si trovava per le vie del quartiere per distribuire
un volantino in cui si spiegava tra l'altro il senso della
manifestazione del 19 ottobre che vedrà tra gli altri anche il
movimento No Tav ma insieme ad altre realtà che sono in lotta per la
rivendicazione dei diritti al welfare, all'abitare, all'istruzione e,
che ha uno slogan eloquente "Una sola grande opera: casa e reddito per
tutt*!"; un plotone di Carabinieri schieratosi in assetto antisommossa
decideva, appunto, intorno alle ore 12, di effettuare una carica "a
freddo".
Si
sono succeduti lunghi attimi di spavento e terrore per il quartiere. La
carica repentina e muscolare dei carabinieri si è spinta fin tra i
banchi del mercato. E' accaduto all'altezza dell'Isola Pedonale. In
mazzo al parapiglia tra chi scappava - o tentava di farlo - (gli
studenti,n.d.r.) ci si son trovate anche alcune donne che, in quel
momento, si trovavano lì per fare la spesa: sono state letteralmente
travolte al pari degli studenti. I carabinieri poi hanno provveduto ad
effettuare diversi fermi. Ora ,in questi minuti, la polizia e i
carabinieri, sempre in assetto antisommossa, si trovano vicino
all'occupazione di via Fortebraccio.
Questi i fatti. Nudi e crudi.
-LA "STRATEGIA DELLA TENSIONE" FUNZIONALE AL POTERE.
I
fatti del Pigneto meritano un'analisi nell'immediata vigilia della
manifestazione di domani, sabato 19 ottobre. Lo meritano per il semplice
fatto che non si è trattato di una normale "azione di prevenzione" da
parte delle forze dell'ordine e, se attentamente vagliate, dimostrano
che in questo paese è in atto - ormai da molto tempo - uno "stato di
polizia". Alzare il tiro come dimostrano i fatti del quartiere romano
del Pigneto, a poche ore da una manifestazione che - si badi bene - non è
una manifestazione indetta per "fare solo casino
e terrorismo" - come qualche benpensante, solone, buontempone si è
affrettato a dichiarare ad uso e costume di televisioni e media
compiacenti con il "Pensiero unico imperante" ma, invece, una vera è
propria manifestazione politica. Non di parte. E' una manifestazione che
pone l'accento - come oggi lo Sciopero Generale del Sindacato di Base -
su aspetti fondamentali: mettere un freno alle spese folli (e in odore
di mafia...) delle grandi opere anzi, sospenderle di netto e destinare
quelle ingenti somme per risolvere un problema esplosivo (questo sì se
non risolto può davvero degenerare...) quale quello dell'emergenza
dell'abitare a Roma come altrove. Una manifestazione che evidentemente è
mal digerita dal Potere, dalle lobby, dalle istituzioni repubblicane di
questo paese. Non potendola vietare - siamo pur sempre in una
pseudo-democrazia - allora ecco che, ad arte, e con tempismo davvero
scientifico si torna "ai soliti sistemi".
Se
ci si riflette gli ultimi mesi è stato tutto un crescendo (grottesco,
menzogniero, ipocrita) rossiniano: fare in modo di crimanalizzare un
movimento (in questo momento in Italia quello che più disturba il
Palazzo è quello No Tav) e, allo stesso tempo creare intorno "un'aria
ostile", infondere nella cittadinanza quella "dittatura del terrore"
tipica dei regimi. Quando mancavano alcune settimane alla data della
mobilitazione poi, si è provveduto a resuscitare il sempre funzionale
"fantasma del brigatismo rosso". Ricorderete le lettere, le presunte
lettere che alcuni mebri delle BR avrebbero indirizzato al Movimento No
Tav. L'altro ieri, a Bologna si è provveduto a mettere sul tavolo un
altro piccolo tassello: far rinvenire dei volantini BR. Poi i fatti di
questa mattina al Pigneto.
Il
quadro dunque è sempre lo stesso: mettere in circuito lo spauracchio
dell'ordine pubblico per non parlare realmente dei contenuti che ci sono
dietro una manifestazione come quella del 19 ottobre. E' la solita
vecchia storia italiana. Tuttavia però ci sono sempre le "variabili
impreviste e imprevedibili": una carica lanciata "a freddo" - come
quella al Pigneto di questa mattina" poteva finire in tragedia. Capita
un pò troppo spesso che, in questo paese, le forze dell'ordine si
ritrovino a pestare inermi cittadini e, spesse volte sono donne
(chiedere alle Donne No Muos; tra l'altro uno dei movimenti che
parteciperanno alla manifestazione di domani;n.d.r.) stavolta
addirittura in mercato. Come se Roma fosse improvvisamente piombata in
un "teatro di guerra" di Damasco, Il Cairo o Tunisi.
Un
fatto di inaudita gravità: fermare in modo così violento un semplice
volantinaggio la dice lunga sulla situazione che cova sotto la cenere di
questo paese, ha un significato politico preciso e, allora, tornano
alla mente, le parole della (re)investitura di Napolitano quando alla
Camera disse che, non sarebbero stati tollerati dissensi di piazza e,
chi si azzardasse a schierarsi contro il "pensiero unico" verrà
severamente punito. Come accaduto al Pigneto.
Bob Fabiani
Link
-www.dinamopress.it;
-www.usb.it;
-www.notav.info
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