Israele, contravvenendo a leggi e consuetudini
internazionali, impone limiti sempre più ristretti alle imbarcazioni
dei pescatori della striscia Gaza. Purtroppo vicino a terra, per
questioni di basso fondale e di inquinamento, non è possibile pescare
abbastanza per sostentare le proprie famiglie.
Questa mattina, un gruppo di 4 pescherecci, si è
spinto, in cerca di pesce, oltre il limite attualmente imposto di 3
miglia nautiche.
Sono stati subito attaccati da due navi della marina
militare israeliana: uno dei pescherecci, fatto segno di colpi di arma
da fuoco di avvertimento, trovandosi il percorso sbarrato è stato
costretto a rientrare immediatamente.
Gli altri tre pescherecci, riusciti momentaneamente a
sganciarsi, hanno superato le 6 miglia nautiche, dove hanno gettato le
reti.
Le navi della marina militare, quando li hanno
raggiunti, li hanno attaccati con i cannoni ad acqua, dato che a bordo
vi erano anche degli internazionali, tra cui la nostra Rosa Schiano.
I pescatori hanno chiesto di lasciare il tempo di
ritirare le reti, che sarebbero subito rientrati, ma la marina militare
ha continuato nella sua azione di disturbo.
Le barche hanno dovuto quindi rientrare sotto il
limite delle tre miglia, e purtroppo non è stato possibile recuperare il
pescato.
Seguendo il tracking della battuta di pesca via GPS
è possibile osservare, ancora una volta, come il limite di navigazione
sia imposto non per ‘ragioni di sicurezza’ dello stato di israele, ma
per colpire, assieme a tutto il resto, anche l’economia di pesca della
Striscia di Gaza.
Fonte:
http://www.freedomflotilla.it/2012/11/08/ancora-una-volta-la-marina-militare-israeliana-attacca-i-pescatori-della-striscia-di-gaza/
Fonte:
http://www.freedomflotilla.it/2012/11/08/ancora-una-volta-la-marina-militare-israeliana-attacca-i-pescatori-della-striscia-di-gaza/
Nessun commento:
Posta un commento