Sabato 22 Dicembre 2012 18:18
Il
22 dicembre 1988 Chico Mendes viene ucciso davanti alla porta di casa
dai fazendeiros Alves da Silva, proprietari del seringal Cachoeira.
Chico Mendes era un estrattore di caucciù fin dalla nascita. Viveva nello stato dell'Acre in Brasile.
Il
10 marzo 1976 i lavoratori brasiliani, guidati da Chico Mendes, misero
in atto la prima empate, l'occupazione delle terre per impedire il
disboscamento delle foreste ad opera dei grandi latifondisti.
Negli
anni successivi questa pratica si intensifica semre di più, i
lavoratori dele foreste si riuniscono in assemblee popolari per decidere
come combattere le speculazioni dei grandi proprietari. I seringueiros
(raccoglitori di gomma) iniziarono ad organizzarsi per salvare ettari di
foresta, dichiarati reservas extrativas, dove potessero
continuare a raccogliere e lavorare il lattice di gomma e raccogliere
frutti e fibre vegetali. Tra il 1976 e il 1977 le empates si
intensificano sempre di più. I lavoratori vengono colpiti da una dura
repressione: centinaia di seringueiros sono incarcerati, decine uccisi
dalle guardie dei latifondisti.
Chico Mendes partecipò alla
fondazione del Sindacato dei lavoratori Rurali di Brasileia e Xapuri.
Cercava di unire la difesa della foresta con la rivendicazione di una
riforma agraria.
Uno degli ultimi empates organizzati da
Chico Mendes riguardava il seringal Equador, la cui proprietà era
rivendicata dal fazendeiro Darli Alves, allo scopo di destinare l'area a
pascolo dopo averla disboscata. L' uccisione del leader sindacale era
da tempo pianificata ai livelli alti dell'União Democrática Ruralista
con coperture politiche e istituzionali. L'azione dei seringueiros
infatti non era più un fatto isolato e doveva assolutamente essere
fermata.
Chico Mendes sapeva di essere stato condannato a
morte dai latifondisti. In uno dei suoi ultimi discorsi aveva detto:
"Non voglio fiori sulla mia tomba, perché so che andrebbero a
strapparli alla foresta. Voglio solo che la mia morte serva per mettere
fine all'impunità dei jagunços, che possono contare sulla protezione
della polizia federale dell'Acre e che, dal 1975 in avanti, hanno già
ammazzato nella zona rurale più di cinquanta persone come me, leader
seringueiros impegnati a salvare la foresta amazzonica e dimostrare che
il progresso senza distruzione è possibile. "
Solo la
grande indignazione sollevatasi a livello nazionale e internazionale
fece sì che Darli Alves, il mandante dell'omicidio, e il figlio Darci,
l'esecutore, fossero arrestati e l'omicidio non rimanesse senza
colpevoli come era sempre accaduto in passato. I due fratelli vennero
condannati a 19 anni di reclusione ma 4 anni dopo, con la complicità
della polizia, riuscirono a scappare. Darli Alves non era l'unico
mandante dell'assassinio. Dietro ai due latifondisti c'erano fazendeiros
dell'UDR molto più potenti come Joao Branco e Adalberto Aragao, ex
sindaco di Rio Branco.
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