di Redazione Contropiano
L'arcivescovo
sudafricano e premio Nobel per la pace Desmond Tutu, i calciatori
Didier Drogba, Frédéric Kanouté e Jeremy Menez, il regista britannico
Ken Loach, l’attore Roger Lloyd Pack, il comico Alexei Sayle, il
parlamentare laburista Jeremy Corbyn.
Sono alcune delle personalità che lo scorso dicembre hanno inviato al quotidiano al quotidiano inglese Guardian per chiedere alla Uefa di non disputare in Israele la fase finale degli Europei under 21, che inizierà la prossima settimana.
Nel testo, rilanciato in questi giorni dai promotori della campagna “Cartellino rosso all’aprtheid israeliana”, l’Uefa viene accusata di “premiare il comportamento crudele e fuori legge di Israele conferendole l’onore di ospitare il campionato europeo Under 21″.
Qui sotto il testo dell’appello:
Sono alcune delle personalità che lo scorso dicembre hanno inviato al quotidiano al quotidiano inglese Guardian per chiedere alla Uefa di non disputare in Israele la fase finale degli Europei under 21, che inizierà la prossima settimana.
Nel testo, rilanciato in questi giorni dai promotori della campagna “Cartellino rosso all’aprtheid israeliana”, l’Uefa viene accusata di “premiare il comportamento crudele e fuori legge di Israele conferendole l’onore di ospitare il campionato europeo Under 21″.
Qui sotto il testo dell’appello:
Venerdì, 24 maggio, delegati delle leghe calcio europee si sono riuniti in un albergo di Londra per il Congresso Annuale della Uefa. In tale sede hanno convenuto nuove, severe linee guida per affrontare il razzismo, il che suggerisce una determinazione encomiabile per combattere la discriminazione in questo sport.
Per questo troviamo sconvolgente che questa stessa organizzazione dimostri una totale insensibilità nei confronti della palese e radicata discriminazione inflitta a donne e uomini sportivi palestinesi da parte di Israele.
Nonostante gli appelli diretti da parte di rappresentanti di questo sport in Palestina e di organizzazioni antirazziste e per i diritti umani in tutta Europa, l’Uefa premia il comportamento crudele e fuori legge di Israele conferendole l’onore di ospitare il campionato europeo Under 21 . L’Uefa non dovrebbe permettere a Israele di utilizzare un prestigioso evento del calcio per mascherare la negazione razzista dei diritti dei palestinesi e l’occupazione illegale di terra palestinese.
Esortiamo l’Uefa a seguire l’esempio coraggioso dello scienziato di fama mondiale Stephen Hawking che, su consiglio di colleghi palestinesi, ha rifiutato di prendere parte a una conferenza internazionale in Israele. Invitiamo l’Uefa, anche in questa fase tardiva, a rivedere la scelta di Israele come paese ospitante.
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