Notizia scritta il 03/12/13 alle 18:23. Ultimo aggiornamento: 03/12/13 alle: 19:17
BAHAR - Bahar Kimyongur
è fuori dal carcere. Il compagno turco-belga, in galera a Bergamo dal
21 novembre scorso su mandato internazionale della Turchia, ha ricevuto i
domiciliari dal Tribunale di Brescia. Ora Bahar si sta recando a Massa,
città toscana dove attenderà il processo vero e proprio riguardante la
richiesta di estradizione in Turchia, legata alla sua attività di
denuncia e controinformazione nei confronti dei crimini perpetrati sia
ad Ankara che nel vicino ginepraio siriano proprio dal governo di
Erdogan, padrone – padrone della Turchia.
Bahar dovrà rimanere in una casa a
Marina di Massa, in attesa del pronunciamento della Corte. Lo Stato
Turco dispone di 40 giorni, a partire dal 21 novembre, giorno in cui
l’attivista e giornalista belga è stato arrestato dalla Digos quando è
arrivato all’aeroporto di Bergamo, per trasmettere all’Italia i
documenti che corredano la richiesta di estradizione.
Da quando è stato arrestato il Clea – il Comitato per la libertà di espressione e associazione –
ha organizzato petizioni e manifestazioni a Bruxelles. Oggi in un
comunicato il Clea afferma che “la lotta in favore di Kimyongur dovrà
necessariamente ora fare un salto di qualità”.
Presidi fuori dal Tribunale si sono tenuti anche a Brescia, in due diverse occasioni. Il servizio con Fiorina, del movimento di solidarietà con Bahar.
PALERMO - Udienza di convalida questa mattina, 3 dicembre, a Palermo per Michele, compagno No muos arrestato
sabato durante le cariche effettuate dalla polizia per permettere il
passaggio del corteo fascista malcelato dietro una fantomatica “rete No
muos”. L’udienza si è conclusa, il compagno è stato liberato, anche se
con l’obbligo di firma.
SARDEGNA - Sarà infine
un processo in Corte d’Assise a Sassari a decidere se c’è stata
un’associazione sovversiva con finalità terroristiche alle spalle di ‘A Manca pro s’indipendentzia’.
Il Tribunale di Cagliari ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio
per 18 indagati legati alla formazione politica indipendentista
comunista ‘A manca’, accusati di una serie di ordigni esplosi in
Sardegna e rivendicati come Nuclei proletari per il comunismo (Npc) e
Organizzazione indipendentista rivoluzionaria (Oir). Il processo in
Corte d’Assise a Sassari inizierà il 6 giugno 2014.
SPRAY URTICANTE - E in questo quadro di processi, udienze e repressione, prosegue la militarizzazione del paese. Spray al peperoncino in dotazione a poliziotti e carabinieri.
La sperimentazione partirà infatti a gennaio a Roma, Milano e Napoli.
Lo spray nebulizza un principio attivo a base di Oleoresin Capsicum,
sostanza irritante, a 3 metri di distanza. Lo spray sarà inizialmente
assegnato in via sperimentale ai poliziotti della Polfer Stazione e
Volanti di Milano, nonchè ai carabinieri dei reparti operativi di Roma e
Napoli. Sono esclusi, per ora, i reparti mobili. Nel caso di positivo riscontro della sperimentazione, l’uso della dotazione potrà però essere allargato.
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