Perchè questo nome:

Credo che la verità vada urlata contro ogni indifferenza mediatica e delle coscienze. Perciò questo è uno spazio di controinformazione su tutto ciò che riguarda le lotte sociali. Questo blog è antisionista perchè antifascista. Informatevi per comprendere realmente e per resistere.

Donatella Quattrone


lunedì 19 novembre 2012

Resoconto di una giornata particolare di un operaio della Carbosulcis

sabato 17 novembre 2012


Martedi 12 novembre ore 21.35 prendo il mezzo aziendale per recarmi a lavoro devo fare il turno notturno . Lavoro dalle 23.00 fino alle 07.00. Mercoledi 13 alle 07.10 riprendo il mezzo aziendale e mi faccio lasciare davanti alla vecchia miniera di Serbariu a Carbonia . Mi faccio un giro all’interno e noto tanti cellulari della polizia e molti uomini della Digos. Arrivo nella zona dove si doveva svolgere l’incontro con i ministri Passera e Barca . Mi rendo subito conto che la zona è recintata da transenne ed è stat formata una sorta di zona rossa. Penso in mezzo a tutto c'e' l'incontro con i ministri, un incontro "blindato" a cui solo pochi eletti potevano partecipare. Alle ore 08 00 mi incateno ad una transenna , intanto iniziano ad arrivare operai, pensionati , commercianti e tanti volti conosciuti in anni di lotte. Inoltre iniziano ad essere presenti parecchi mass-media , che iniziano a fare interviste ed a filmare . Il motivo per cui mi sono incatenato è molto semplice : è un protesta contro i rappresentanti del governo Monti e i suoi sudditi politici sardi . Governo e politica che manda in malora la scuola, la sanità e gli altri servizi pubblici, aggravano la devastazione del territorio e l’inquinamento, accrescono la disperazione e la miseria? Effetti collaterali, come le stragi di civili dei “missili intelligenti” a stelle e strisce! Colonizzano la mia Nazione sardigna che negli ultimi mesi vi è stata un ulteriore drammatica accelerazione della crisi economica. Esiste un malessere diffuso in atto in Sardegna e nel Sulcis, visibile da una grande ripresa del flusso migratorio. In Sardegna coi processi di deindustrializzazione in atto si sono persi e si stanno perdendo migliaia di posto di lavoro. Il paradosso del tutto è che molte di queste fabbriche in crisi hanno fatto danni gravissimi per quanto riguarda la salute dei cittadini. Pensate quanti lavoratori e cittadini sono stati esposti ad agenti cancerogeni, chimici, radiazioni.Poi le fabbriche chiudono e restano immensi danni al territorio. Molte volte per il puro profitto delle aziende si è ribaltata l’utilità ( posti di lavoro ) in devastazione ambientale depredando il territorio senza risarcimento. Intanto in Sardegna vi sono:- 13 carceri;- 66% delle servitù militari presenti in Italia;- Poligono di Quirra ecc. Questi sono stati i motivi della mia protesta, intorno alle 10.30 arrivano gli studenti, subito dopo gli operai dell’Alcoa la situazione inizia a farsi calda. Io allora mi sgancio la catena dalla transenna. Intorno alle 11.00 vengono rovesciate le transenne ed iniziano i primi scontri con tanto di manganellate e lanci di lacrimogeni. Le forze dell’ordine allora mettono due cellulari di traverso per impedire ai manifestanti di andare avanti. Dopo questi primi scontri e i primi lanci di lacrimogeni parlo con la mia collega Tiziana presente al sit-in di fronte alla miniera di Serbariu. Lei mi dice “quando ho visto i vari tafferugli, la mia parte incazzata e animale si trovava d'accordo e pensava che fuoco, fiamme e distruzione fossero la giusta risposta per la nascita di un mondo nuovo; tuttavia, la parte razionale chiede sempre se tutto cio' giova e a chi “. Ragiono e penso che a costoro che gestiscono il potere restano solo i manganelli e i lacrimogeni. Che possono frenare i movimenti per un attimo, ma alla lunga rischiano di “incattivirli”. Nel contempo i ministri non sono ancora arrivati , giungono a destinazione qualche ora dopo . Io penso tra di me “ prima di sapere l’esito della riunione “ e sono convinto che il governo in carica mente come e peggio di quelli precedenti. “Come”, perché racconta frottole di comodo, studiate alla bisogna, valide per un giorno e smentite il successivo. “Peggio”, perché si ripara dietro una presunta “serietà e onestà”, sbugiardata ad ogni passo concreto ma ribadita mediaticamente da un coro inqualificabile di leccapiedi. Durante la sera finisce la tanto attesa riunione con tanto di proclami !!!!!!! I lavoratori avevano capito che non avevano portato niente di utile al tavolo e si sono leggermente incazzati e hanno bloccato giustamente le uscite della miniera. A quel punto sono arrivati gli elicotteri per portare via quei pagliacci di ministri. Per i lavoratori la manifestazione era finita lì, perché avevano dato il messaggio che non è più il caso di venire a prendere per il culo la gente! Stavano già decidendo di andare via quando a qualcuno è venuta la brillante idea di dare l'ordine di sparare i lacrimogeni (ad altezza d'uomo) e da li sono nati i grossi scontri , che avete visto in tutti i mezzi di comunicazione. Quindi condivido senza se e senza ma , l’azione e la lotta prodotta dal popolo sardo sulcitano, che mercoledi 13 è stato provocato dalle forze dell’ordine ed ha giustamente reagito. Siamo un periodo di repressione disoccupati,operai delle fabbriche che chiudono e minatori sardi caricati mentre il ministro Passera fugge in elicottero dalle proteste. Studenti che manifestano chiedendo ai sindacati uno sciopero vero contro tagli e austerity che vengono presi a manganellate e arrestati. Mezzi di informazione servi del padrone ( tranne qualche eccezione ), vertici sindacali confederali e PD-UDC-PDL (i partiti di sostegno al governo della BCE) uniti nel propagandare la favoletta dei manifestanti violenti, nel voler separare i presunti "buoni" dai "cattivi", i lavoratori dagli studenti. In questi giorni non ci sono stati manifestanti violenti, presunti infiltrati o extraterrestri nei cortei ma solo decine di migliaia di studenti e lavoratori incazzati contro le politiche di austerity, la precarietà e la disoccupazione di massa. Ognuno ha manifestato con le proprie modalità ma tutti avevamo lo stesso obiettivo: levare un muro di resistenza all'arroganza di chi ci vuole cancellare il futuro per salvare i profitti di banche e imprese. 

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