Il raid aereo avvenuto la scorsa notte e' avvenuto ad una quindicina di
km da Damasco e ha distrutto un centro ricerca militare e ucciso 2
persone.
mercoledì 30 gennaio 2013 17:06
Gerusalemme, 30 gennaio 2013, Nena News - Damasco conferma
l'indiscrezione riferita da fonti diplomatiche occidentali all'agenzia
di stampa britannica Reuters di un attacco compiuto la scorsa notte,
intorno alle 2, dall'aviazione israeliana sul confine tra Libano e
Siria. Obiettivo non un convoglio di armi diretto in apparenza al
movimento sciita Hezbollah bensi' un centro ricerca militare ad una
quindicina di km da Damasco.
Altri particolari non sono noti ma è certo, lo confermano anche rappresentanti della sicurezza di Beirut, che almeno 12 caccia con la Stella di David sono entrati nello spazio aereo libanese in tre ondate successive.
La notizia del raid aereo e' giunta dopo che ieri il capo dell'aviazione israeliana, il generale Amir Eshel, aveva lanciato l'allarme sulla presunta minaccia rappresentata dall'arsenale siriano mentre il regime di Bashar Assad starebbe precipitando nel caos. «Non possiamo permetterci di aspettare che scoppi una guerra» aveva affermato Eshel, lasciando intendere che Israele non attenderà che Hezbollah entri in possesso di armi più sofisticate, non necessariamente chimiche.
E' passata solo una settimana dalle elezioni legislative israeliane ma del quadro politico interno e dell'inizio delle consultazioni da parte del capo dello Stato Shimon Peres si parla ben poco. Ormai si parla solo di crisi siriana e del programma nucleare iraniano. Si respira di nuovo un'atmosfera di guerra imminente. Nena News
Altri particolari non sono noti ma è certo, lo confermano anche rappresentanti della sicurezza di Beirut, che almeno 12 caccia con la Stella di David sono entrati nello spazio aereo libanese in tre ondate successive.
La notizia del raid aereo e' giunta dopo che ieri il capo dell'aviazione israeliana, il generale Amir Eshel, aveva lanciato l'allarme sulla presunta minaccia rappresentata dall'arsenale siriano mentre il regime di Bashar Assad starebbe precipitando nel caos. «Non possiamo permetterci di aspettare che scoppi una guerra» aveva affermato Eshel, lasciando intendere che Israele non attenderà che Hezbollah entri in possesso di armi più sofisticate, non necessariamente chimiche.
E' passata solo una settimana dalle elezioni legislative israeliane ma del quadro politico interno e dell'inizio delle consultazioni da parte del capo dello Stato Shimon Peres si parla ben poco. Ormai si parla solo di crisi siriana e del programma nucleare iraniano. Si respira di nuovo un'atmosfera di guerra imminente. Nena News
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