Succederà davvero quanto promesso dal Papa e riportato nel seguente articolo? Mi auguro di sì. Me lo auguro, certo, sia pure a malincuore, perchè in un mondo che voglia essere giusto la verità dovrebbe venire a galla. Se lo meritano le "Nonne di Plaza de Mayo" che - con la calma che è la virtù dei forti - hanno accettato, dopo decenni di silenzi, un incontro col pontefice per chiedere ancora una volta la verità. Se lo meritano le "Madri di Plaza de Mayo" dopo decenni di dura lotta e repressione. E soprattutto se lo meritano i desaparecidos, i figli dell'Argentina che, chi più chi meno, portiamo sulla coscienza anche solo per il periodo in cui non abbiamo voluto neppure ascoltare questa storia.
Ma - tornando alla domanda che apre questa mia breve riflessione - succederà davvero questo? Verranno aperti quegli archivi? E se sì servirà a far venire a galla tutta la verità? O almeno parte di essa resterà nascosta chissà dove chissà da chi perchè una verità del genere è troppo grande per essere raccontata? Con quest'interrogativo vi lascio all'articolo di Contropiano.
Donatella Quattrone
Ma - tornando alla domanda che apre questa mia breve riflessione - succederà davvero questo? Verranno aperti quegli archivi? E se sì servirà a far venire a galla tutta la verità? O almeno parte di essa resterà nascosta chissà dove chissà da chi perchè una verità del genere è troppo grande per essere raccontata? Con quest'interrogativo vi lascio all'articolo di Contropiano.
Donatella Quattrone
Martedì 30 Luglio 2013 18:25
Scritto da Redazione Contropiano
Dopo decenni di colpevole silenzio, la Chiesa argentina si è
impegnata ad aprire i propri archivi per facilitare la ricerca dei
"desaparecidos" e dei loro bambini sequestrati e affidati ad altre
famiglie dalla dittatura militare di estrema destra che ha governato con
il pugno di ferro dal 1976 al 1983. Dopo una riunione con le "Nonne
della Plaza de Mayo", che da trent'anni chiedono un'iniziativa in tal
senso, il presidente della Conferenza episcopale argentina José Maria
Arancedo si è detto ora finalmente disposto ad accedere alle richieste
assicurando che "la Chiesa sta già lavorando alla questione". La
presidente dell'associazione, Estela de Carlotto, aveva chiesto il 24
aprile scorso un intervento di papa Francesco, durante un'udienza in
Vaticano, ricevendo per la prima volta una risposta positiva. Fino ad
oggi infatti la chiesa argentina - compreso il periodo in cui Jorge
Mario Bergoglio ha ricoperto la carica di primate - aveva sempre
risposto col silenzio alle richieste delle famiglie dei desaparecidos.
Creata nel 1977, l'associazione è riuscita fino ad ora a identificare
108 bambini sequestrati e affidati a famiglie di militari o vicine al
regime su un totale stimato di circa 500 casi. L'apertura degli archivi
dovrebbe poter fornire l'accesso ai registri battesimali e ai documenti
del Movimento Familiare Cristiano, associazione che sarebbe coinvolta
nelle adozioni illegali.
Fonte:
http://www.contropiano.org/in-breve/esteri/item/18270-argentina-chiesa-apre-archivi-su-desaparecidos
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