Sciopero e corteo dei lavoratori per manifestare contro le scelte "belliciste" dei vertici di Finmeccanica [Ludovica Schiaroli]
martedì 23 luglio 2013 16:56
Un altro sciopero nel ponente genovese. Questa mattina dalle 9 alle 11 si sono fermati i lavoratori di Ansaldo Energia e Ansaldo STS per protestare contro le decisioni dei vertici Finmeccanica di cedere le aziende non strategiche per fare cassa.
Il corteo è partito dalla sede di Ansaldo Energia, ha attraversato corso Perrone, piazza Massena per poi confluire sul ponte di Cornigliano dove si è fermato davanti alla sede di Selex, altra azienda del gruppo Finmeccanica in sofferenza.
Un migliaio di persone tra operai impiegati e dirigenti hanno manifestato il loro disaccordo con i vertici di Finmeccanica . "Siamo stufi di vedere il cartello con su scritto vendesi su queste aziende", dichiara Aldo Bardi, "Le commesse arrivano e nonostante questo periodo di crisi noi siamo stati sul mercato senza fare nemmeno un giorno di cassa integrazione, eppure si continua a parlare di vendere. Non si capisce perché si vogliano cedere aziende in settori strategici per il Paese come i trasporto e l'energia", conclude il delegato Fiom.
Da un anno i sindacati aspettano risposte e le preoccupazioni riguardano soprattutto le ultime dichiarazioni di Pansa dove ribadiva la volontà di vendere "asset non strategici" e contemporaneamente affermava non esserci fondi italiani interessati all'acquisto.
Ma lo sciopero dà anche il "benvenuto" a De Gennaro, l'ex capo della polizia ricordato per la macelleria messicana della Diaz che dopo avere occupato il posto di sottosegretario ai servizi segreti nello scorso governo è stato nominato, poco più di un mese fa, direttore generale di Finmeccanica. Una nomina che non è piaciuta in Ansaldo: operai, impiegati e dirigenti hanno subito manifestato le loro preoccupazioni per il futuro industriale di Ansaldo, dove De Gennaro rappresenterebbe di fatto un elemento di continuità con le politiche di dismissione del "civile" iniziate da Orsi. Anche dal mondo politico sono state molte le voci che chiedevano un cambio di passo, dal PD a Sel al sindaco Marco Doria fino al cardinale Bagnasco, tutte manifestavano sorpresa per una nomina che "oltre a non avere competenze specifiche in materia" era fortemente in linea con il passato.
"Siamo molto preoccupati. Speravamo che le nuove nomine portassero anche un cambio di politiche industriali" dichiara Rosanna Oliveri, "invece De Gennaro e Pansa stanno procedendo sulla stessa linea di Orsi. L'unico elemento positivo in questa situazione è che rimarranno in carica solo un anno", conclude la responsabile Film Cisl per Ansaldo.
La situazione resta fluida. I sindacati attendono di essere invitati al tavolo dal ministro per avere chiarimenti circa le politiche industriali del gruppo, ma al momento tutto tace. In Parlamento Sel ha depositato una lunga interrogazione dove si chiedeva al governo di affrontare il caso Finmeccanica, discussa il giorno stesso in cui venivano nominati ai vertici del Gruppo De Gennaro e Pansa.
Sotto i peggiori auspici i lavoratori stanno valutando le prossime mosse.
Fonte:
http://popoff.globalist.it/Secure/Detail_News_Display?ID=81969&typeb=0
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