Il governo Netanyahu approva la creazione di
un campo in Negev dove detenere gli immigrati clandestini. Protesta
anche il Ministero per gli Affari Sociali: "Gravi disagi".
venerdì 2 agosto 2013 11:35
Gerusalemme, 2 agosto 2013, Nena News - I migranti destinati alla deportazione saranno tenuti in gran parte in tende. Lo ha deciso il governo israeliano che ha approvato un piano per erigere un campo di tende nel centro di detenzione del Negev che accoglie i clandestini.
Si tratta, spiega il quotidiano Ha'aretz, della struttura di detenzione più grande del mondo, con la capacità di ospitare oltre 11.000 migranti. Di questi però solo 3mila potranno godere di locali con condizionatori e bagni, mentre altri 3mila avranno a disposizione dei container. Altri 5.600, ha stabilito il governo Netanyahu, vivranno in un campo di tende per consentire una «occupazione immediata» della struttura.
A nulla sono servite le obiezioni del Ministero degli Affari Sociali che ha fatto notare il grave disagio che subiranno coloro che saranno destinati alle tende e rimarcato che il numero dei migranti entrati illegalmente nel Paese dal Sinai è drasticamente calato nell'ultimo anno. Secondo i dati del Comando Sud delle Forze Armate di Israele, nel mese di giugno solo cinque migranti hanno attraversato il confine.
Nei giorni scorsi sono circolate notizie sulle pressioni che funzionari ministeriali e della polizia avrebbero esercitato su numerosi migranti eritrei per costringerli a firmare una dichiarazione di «partenza volontaria» da Israele. Il 19 luglio il sito del giornale Yediot Ahronot aveva riferito della firma da parte di Tel Aviv di una serie di accordi con tre Stati africani ai quali andrebbero armi e addestramento militare (anche aiuti economici) «in cambio» di decine di migliaia di migranti.
La nuova legge israeliana in materia di migrazione è molto dura: almeno tre anni di carcere per chi entra illegalmente nel Paese. E i migranti africani detenuti sono passati in un anno da poche centinaia a oltre 2.400. Nena News
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