15 ottobre 2013
Il Tribunale Penale di Perugia ha revocato la sentenza che vedeva
Enrico Triaca, tipografo delle Br torturato per giorni da alcuni fedeli
servitori di Stato, condannato per calunnia per aver denunciato i suoi
aguzzini.
È la seconda volta nella storia repubblicana che la verità giudiziaria delle torture di Stato viene dimostrata in un’aula di tribunale, come era già successo nel caso di Cesare Di Lenardo, torturato nel 1982 durante il sequestro Dozier e ancora detenuto dopo 30 anni senza aver mai avuto accesso a misure alternative.
È la seconda volta nella storia repubblicana che la verità giudiziaria delle torture di Stato viene dimostrata in un’aula di tribunale, come era già successo nel caso di Cesare Di Lenardo, torturato nel 1982 durante il sequestro Dozier e ancora detenuto dopo 30 anni senza aver mai avuto accesso a misure alternative.
Questo il dispositivo della sentenza di oggi, 15 ottobre 2013, che in
molti aspettavamo. La trasmissione degli atti alla Procura di Roma
relativa alla posizione di Nicola Ciocia, per anni conosciuto solo con
il nomignolo De Tormentis, non avrà alcun seguito poiché i possibili
reati a lui contestabili sono prescritti: questo non priva la sentenza
di un’importanza storica.
"Revoca la sentenza di condanna limitatamente al reato di calunnia e assolve Triaca Enrico dal reato di calunnia perché il fatto non sussiste. Ordina la trasmissione degli atti alla Procura di Roma per quanto di competenza per la posizione di Nicola Ciocia. Ordina l’affissione della sentenza per estratto presso la Casa comunale di Roma. Ordina la pubblicazione della sentenza per estratto sul quotidiano Repubblica."
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