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Credo che la verità vada urlata contro ogni indifferenza mediatica e delle coscienze. Perciò questo è uno spazio di controinformazione su tutto ciò che riguarda le lotte sociali. Questo blog è antisionista perchè antifascista. Informatevi per comprendere realmente e per resistere.

Donatella Quattrone


sabato 18 gennaio 2014

ARMI CHIMICHE A GIOIA TAURO

Sabato, 18 Gennaio 2014 08:27



ISTRUZIONI D’USO PER LE COLONIE INTERNE
Inquinamento, degrado, sottosviluppo… ‘ndrangheta, veleni, emigrazione…
Quando l’Italia è venuta in Calabria, ha portato questi doni. E come si conviene, nelle occasioni d’ogni anno, li ha rinnovati e li rinnova ancora.
Avvenne anche dopo la rivolta di Reggio, erano gli anni ’70, fecero il porto, dicendo che avrebbe sviluppato la Calabria e l’Italia, almeno quella del sud… intanto sviluppò la ‘ndrangheta e la fece diventare impresa.
Poi, dopo decenni di stasi in cui al porto ci andavamo a fare i tuffi, fu aperto veramente, e da allora sviluppò i profitti dell’MCT, la multinazionale che lo usa a proprio consumo e convenienza, lasciando inutilizzata buona parte della struttura ma non lasciandone il monopolio e ricattando i lavoratori con la cassa integrazione: o fai così o te ne vai.
Ultimamente, i profitti tornano a crescere ma i cassintegrati restano almeno un terzo, come mai?
“Un’eccellenza italiana”, parlando dello stesso porto recita così il Ministro Lupi, che in dono ci porta a nome dell’Italia e della comunità internazionale le armi chimiche della Siria. Così a costo 0 il Governo italiano si fregia di partecipare alla “più importante operazione di disarmo negli ultimi dieci anni”, come dice quell’altra ministra.
E siamo contenti, e…? Se le operazioni militari che le potenze mondiali conducono, nell’epoca della guerra permanente, per farsi concorrenza a conquistare posizioni in regioni martoriate e far valere i propri interessi imperialisti… se queste operazioni per una volta producono una cosa buona, la distruzione di micidiali arsenali chimici, certo che siamo contenti!
E saremmo ancor più contenti se si prendessero provvedimenti contro quelle multinazionali che sintetizzano e commerciano gli ingredienti di questi composti terrificanti, che spesso son le stesse che c’avvelenano coi pesticidi, con gli OGM… società che per realizzare questi commerci di morte chissà quante volte fanno passare queste stesse sostanze per questi luoghi, senza che si sappia, o le interrano con la complicità della ‘ndrangheta
Una cosa buona certo, ma una domanda sorge spontanea: perché prima d’esser distrutte a queste armi devono fargli fare il giro di mezzo mondo? Non sarà che lo smaltimento, come ogni cosa al giorno d’oggi, è un altro business e un’altra speculazione? O ancora: perché proprio a Gioia Tauro senza se e senza ma, quando in Sardegna appena hanno puntato i piedi il governo ha cambiato subito rotta?
Ora si rincorrono i politici locali tutti, pure Scopelliti, ch’è dello stesso partito di Lupi e della faccenda era di certo informato, mo’ cade dal pero… tutti indignati: “da qua non si passa!” Come si dice? “non nel mio giardino”!
E che vuol dire? Che avete fatto voi per difendere prima questo giardino dagli scempi speculativi reali che si realizzano continuamente? Cosa pensate voi per esempio di quella bomba a tempo che è il Rigassificatore più grande d’Europa, che si vuole impiantare in uno dei territori più sismici e saturo d’altri impianti, a rischio evidente catastrofe e certezza di morte per sempre del mare e di tutte le attività connesse…? Con quello molti di voi son d’accordo!
Già, quello fa meno notizia.
Chiediamo al Ministro Lupi: forse che si potrebbe fare questa delicatissima operazione in questo porto/eccellenza se ci fossero in mezzo le cisterne piene di Gas Naturale Liquefatto?
E cosa fa il Governo per questo porto/eccellenza? Non è forse vero che lo abbandona, che non lo aiuta, che rivolge le attenzioni verso altri scali?
“Un'eccellenza italiana che solo nel 2013 ha trattato 29.800 tonnellate di prodotti chimici pericolosi come questo. Ci sono le attrezzature, la profondità dei fondali, la capacità, capacità professionale, la capacità di gestire operazioni complesse" così recita ancora il Ministro, ma non dice cosa fa il governo per difendere quelle professionalità, per difenderne l’occupazione e per difenderne i diritti aggrediti dall’ingordigia dell’MCT.
O ancora: cosa fa per difenderne la sicurezza?!?
Così dichiarano i Portuali del SUL: “Nessuna relazione tecnica è materialmente arrivata all'Autorità portuale… Non conosciamo i dettagli tecnici del trasbordo di armi chimiche siriane deciso dal governo, non sappiamo quanti di noi saranno materialmente necessari per l'operazione, non siamo al corrente di un piano di evacuazione nel caso di incidente, non sappiamo nemmeno esattamente quali sostanze chimiche maneggeremo e a quale tipologia appartengono le navi coinvolte” e ricordano che a Gioia Tauro non c’è un ospedale né un centro antiveleni
Già, di questi regali non ha pensato mai a portarcene, l’Italia, piuttosto un megadepuratore che smaltisce sostanze tossiche da ogni dove… è normale che abbiano pensato, allora, che i cittadini di qui sono abituati, tanto alle sostanze tossiche quanto ad affrontare rischi senza alcuna garanzia.
Sono abituati a tutto e a stare zitti e subire sempre. Basta qualche promessa, qualche favore qua e là ogni tanto, per mantenere viva la speranza che qualcuno prima o poi ti può sistemare… basta questo perché ognuno, qui, si faccia i fatti suoi.
Ecco, a questo, almeno a questo, è arrivato il momento di dire NO!
E chiedere garanzie: per la sicurezza, per la sostenibilità del porto e l’integrità del territorio, che se, dietro tutte le garanzie che ancora devono arrivare, accettiamo di fare la nostra parte ora, si faccia una moratoria sugli impianti impattanti – come il rigassificatore – e si risparmi questa terra per il futuro.
SOS Rosarno

Di seguito le dichiarazioni del SUL





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