Fiaccolata nel paese della ragazza uccisa un anno fa dal suo ex fidanzato, insieme al nonno. Iniziative anche a Catania, dove le verrà intitolata un'aula universitaria
Stefania Noce
CATANIA - Da oggi in poi, sarà «Piazza Stefania Noce»: Licodia Eubea vuole ricordare così il triste destino della ragazza uccisa un anno fa dal suo ex fidanzato,
e diventata simbolo della lotta contro il femminicidio anche per il suo
attivismo da femminista. Oggi, ad un anno esatto da quella tragedia, il
suo paese le rende un omaggio ufficiale: nel pomeriggio una fiaccolata e
poi l'intitolazione della piazza.
I MOMENTI DELLA CERIMONIA - La
cerimonia si chiama «Stefania vive con noi»: alle 18 il corteo parte
proprio da via Cairoli, dove vennero uccisi la ragazza e suo nonno Paolo
Miano. Poi arriva in Municipio, dove il sindaco Giovanni Verga legge la
convenzione nazionale contro la violenza maschile sulle donne «No More»
e infine termina davanti alla Badia, nel cuore del centro storico. La
nuova piazza non porta solo il nome di Stefania, ma è un esempio
tangibile di attivismo e associazionismo: è stata realizzata, infatti,
grazie a sponsor privati ed ai ragazzi dell'associazione Sen, dedicata
proprio alla giovane.
NON SOLO LICODIA EUBEA - Anche Catania vuole ricordare il coraggio e la determinazione della ragazza: in piazza Università il comitato Senonoraquando di Catania ha promosso una performance artistica (guarda il video). Le
organizzatrici dicono che si tratta di «un'azione partecipativa, una
frase ripetuta come un mantra accompagnerà semplici movimenti
ripetitivi. Come donne, come femministe, come cittadine vogliamo creare
un momento di grande mobilitazione civile anche a Catania per scardinare
il silenzio che circonda ogni omicidio. Grazie alla collaborazione e
all'inventiva dell'associazione Adif, vogliamo scuotere la città.
Facciamo appello alla società civile, ai singoli e alle associazioni
affinché il 27 dicembre diventi per la nostre città un vero momento di
denuncia e di commemorazione delle vittime di Femminicidio». Catania
aspetta anche l'intitolazione ufficiale di un'aula universitaria nella
facoltà di Lettere: è stata richiesta a gran voce da molti studenti, dal
Movimento Studentesco e dagli stessi genitori.
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