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Donatella Quattrone


venerdì 4 gennaio 2013

Egitto, le opposizioni aprono a Morsi

Il Fronte Nazionale pronto al dialogo a patto di modificare la nuova Costituzione. Intanto la Procura del Cairo accusa i leader delle opposizioni di aver tentato un golpe.

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venerdì 4 gennaio 2013 10:55

Il presidente egiziano Morsi (Foto: AFP)
Il presidente egiziano Morsi (Foto: AFP)
 

dalla redazione

Roma, 4 gennaio 2013, Nena News - Dopo un mese di scontri e tensione, l'opposizione egiziana apre al presidente Morsi. Ieri il Fronte Nazionale - coalizione dei diversi gruppi di opposizioni laici, liberali e cristiani, al governo dei Fratelli Musulmani - si è detto pronto ad avviare il dialogo con la presidenza.

Ad alcune condizioni. Prima di tutto il "negoziato" dovrà fondarsi su un'agenda chiara ed ufficiale, in particolare riguardo alla nuova Costituzione del Paese, un testo controverso che ha portato in piazza migliaia di persone e che è stato approvato con un referendum popolare a cui ha partecipato solo un terzo della popolazione.

Il Fronte chiede inoltre la creazione di una commissione che si occupi di emendare e modificare alcuni articoli della Costituzione e che sia formata da esperti di entrambe le parti, governo e opposizione.

L'apertura giunge dopo la richiesta dello stesso presidente Morsi di sedersi al tavolo con le opposizioni per discutere del futuro del Paese, spaccato in due dal testo costituzionale e da alcuni decreti presidenziali considerati alla stregua di un colpo di Stato. A novembre Morsi aveva emesso un decreto con il quale si auto attribuiva poteri assoluti e si liberava del controllo degli altri poteri dello Stato, in primis della magistratura.

Un atto che ha provocato la rabbia del popolo egiziano, che ha ancora vivido il ricordo dei 40 anni di regime dittatoriale dell'ex presidente Hosni Mubarak. Una rabbia tanto forte da spingere le opposizioni a rifiutare di sedersi a tavolo con la presidenza. Ad un mese di distanza, però, arriva l'apertura che segue alle accuse mosse al Fronte dalla Procura del Cairo.

A fine dicembre il tribunale ha aperto un'inchiesta contro il Nobel per la Pace Mohammed El Baradei, l'ex presidente della Lega Araba Amr Moussa e il leader della sinistra Hamdeen Sabbahy, accusati di aver tentato di rovesciare il governo dei Fratelli Musulmani e di aver istigato al colpo di Stato contro il presidente Morsi, democraticamente eletto dal popolo egiziano.

Un'accusa che le opposizioni definiscono un tentativo di intimidazione per fermare le proteste popolari. Nena News

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