Perchè questo nome:

Credo che la verità vada urlata contro ogni indifferenza mediatica e delle coscienze. Perciò questo è uno spazio di controinformazione su tutto ciò che riguarda le lotte sociali. Questo blog è antisionista perchè antifascista. Informatevi per comprendere realmente e per resistere.

Donatella Quattrone


sabato 2 giugno 2012

2 GIUGNO, LA REPUBBLICA E' UNA E IN DIVISA

Art. 1 della Costituzione italiana

L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

Art. 11

L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

Art. 12

La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.
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01 giugno 2012
 

Riunione al Quirinale per decidere come rendere sobria la parata del 2 Giugno. «Signori, e se facessimo sfilare un tricolore bianco, rosso e verde-loden?». «Bella idea!». «Sì, sobrio, bisogna dare un segnale. Del resto abbiamo ridotto i fondi della parata che quest’anno ci costerà appena 2,6, massimo 2,9 milioni di euro». «Potremo cambiare nome a “Via dei Fori Imperiali” in “Via dei Buchi di Bilancio”. Per dare un segnale».
«E i bersaglieri con la fanfara? Forse quest’anno non è il caso». «Giusto, quest’anno niente fanfara. Ordiniamogli di sfilare con le mani in tasca, facendo finta di passare di lì per caso». «E i corazzieri?». «Facciamoli marciare. Ma dovranno indossare le pattine, così non rovinano il manto stradale».
«E niente cavalli, mi raccomando: quest’anno niente cavalli. Al massimo, i carabinieri possono sfilare con un cane da grembo». «Ma è ridicolo! Ce lo vedi un uomo con il mantello, la feluca, le mostrine dorate, il pennacchio rosso e blu e un chihuaua in braccio come Paris Hilton?!».
«Ok, è ridicolo. Ma ammetterai che se pure togli il chihuaua…».
«Non essere irriverente!». «Va bene, vada per gli alani. Ma niente cavalli».
«Mio nipote ha un aquilone bianco. Se ne rimediamo anche uno rosso e uno verde…». «No, dai, le Frecce Tricolori teniamole! Se proprio dobbiamo reperire fondi per il terremoto possiamo ordinare al plotone della polizia municipale di sfilare facendo le multe ai blindati».
«Ancora fondi per il terremoto? Il governo ha già aumentato la benzina! Ormai è così cara che quando vado a fare il pieno il benzinaio mi chiede se lo voglio con la scorza di limone o senza».
«Ho un’idea: e se la La banda del Quirinale suonasse il silenzio di John Cage?».
«Signori, la nostra è una grande Nazione: io dico che possiamo permetterci di occuparci dei terremotati senza per questo svuotare la Festa del 2 giugno della sua retorica militarista». «Giusto!». «Questo sì che è spirito patriottico!».
«Del resto, se nella storia della Repubblica non è stata sospesa la parata militare dopo le stragi, non vedo perché dopo il terremoto».
«E se in ricordo delle vittime di tutte le stragi l’esercito sfilasse davanti alle più alte cariche esplosive delle Stato?».
«Intanto continuano ad arrivarci mail di cittadini che domandano come mai la nascita della Repubblica deve essere ricordata con una parata militare. Che gli diciamo?».
«Che la Repubblica è una e in divisa».

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