Dopo il massacro di Rabaa,
in cui centinaia di manifestanti pro-Morsi sono stati uccisi dalle
forze di sicurezze egiziane, molti membri dei Fratelli Musulmani hanno
iniziato a riversare la propria vendetta verso la comunità cristiana,
accusata di aver appoggiato il golpe. Nel nord dell’Egitto diverse
comunità cristiane sono state aiutate dalla popolazione musulmana a
difendersi e mettersi al riparo durante gli attacchi dei gruppi
islamisti.
Diverse chiese sono state bruciate; in totale, tra luoghi di culto e
strutture di proprietà di cristiani, ad ora gli edifici assaltati sono
20. Di seguito l’elenco, fornito all’Huffington Post da alcune Ong operanti sul campo.
1) Il monastero S. Maria & Ebraam di Delga, Minya. Assaltato
2) Chiesa evangelica di Abou Hilal. Data alle fiamme
3) Chiesa Al Islah di Minya. Data alle fiamme
4) La Chiesa della diocesi di Sohag – Marigirgis. Bruciata
5) La Chiesa battista di Beni Mazar, Minya. Assaltata
6) La Chiesa S. Maria del villaggio Al Nazla di Al Fayoum. Assaltata
7) Il quartier generale della Bible Society di Al Fayoum. Bruciato
8 ) La Chiesa Al Ra’ai Al Saleh di Suez. Attaccata lievemente, solo finestre rotte
9) La scuola francescana di Suez. Bruciata
10) La Chiesa Al Anba Mousa di Minya. Bruciata
11) Chiesa Mariagiovanna di Minya. Bruciata
12) Il quartier generale dei Gesuiti di Minya. Bruciato
13) La scuola superiore copta di Minya. Assaltata
14) Un orfanotrofio di Minya. Assaltato
15) La Chiesa del principe Tadros El Shatby di Minya. Bruciata
16) La scuola S.Giuseppe e il monastero di Minya. Assaltato
17) La Chiesa di Abou Hilal. Attaccata
18) Due hotel e negozi di proprietà dei copti a Luxor. Saccheggiati
19) La Chiesa S.Michele di Assiut. Assaltata
20) La Chiesa Marigirgis di Arish. Bruciata
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