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Credo che la verità vada urlata contro ogni indifferenza mediatica e delle coscienze. Perciò questo è uno spazio di controinformazione su tutto ciò che riguarda le lotte sociali. Questo blog è antisionista perchè antifascista. Informatevi per comprendere realmente e per resistere.

Donatella Quattrone


mercoledì 28 agosto 2013

FUOCO INCROCIATO CONTRO CIVILI PALESTINESI

Amjad Odeh, un passante, e' stato ucciso dalla polizia palestinese. La sua uccisione si unisce a quella di tre giovani di Qalandiya lunedi' colpiti a morte dai soldati israeliani.

mercoledì 28 agosto 2013 11:49

 

di Sonia Grieco


  Nablus (Cisgiordania), 28 agosto 2013, Nena News - Con la morte ieri di Amjad Odeh, di 37 anni, è salito a 15 il numero di palestinesi uccisi in scontri dall'inizio del 2013. Odeh però non è stato colpito a morte da forze militari israeliane bensì durante un blitz delle forze di sicurezza dell'Autorita' nazionale palestinese (Anp) nel campo profughi di Askar, vicino a Nablus, Cisgiordania.

La notizia ha fatto salire la tensione nel campo, con decine di abitanti che hanno lanciato pietre contro i poliziotti palestinesi, mentre i residenti del vicino campo di Al-Fara hanno bloccato per protesta la strada principale che collega Nablus a Tubas. Una morte che accresce rabbia e dolore in una popolazione colpita duramente dalle recenti operazioni delle unità speciali israeliane.

Lunedì tre giovani palestinesi sono stati uccisi e altri venti sono rimasti feriti durante gli scontri scoppiati in seguito a un'altra operazione di polizia nel campo di Qalandiya, tra Gerusalemme e Ramallah, per la cattura di un palestinese rilasciato un mese fa. Gli agenti delle unità speciali, hanno riferito testimoni, hanno aperto il fuoco sulla gente che protestava uccidendo Younes Abu Sheikh, 23 anni, Robin Zayed, 34, e Jihad Aslan 27. L'Anp ha chiesto un'indagine internazionale sull'accaduto e ha sospeso i negoziati, ripresi qualche settimana fa dopo tre anni su pressione del segretario di Stato americano, John Kerry.

Il numero di vittime quest'anno è cinque volte superiore a quello registrato nello stesso periodo dell'anno scorso e dal 2009 le forze di sicurezza israeliane hanno ucciso oltre 55 palestinesi in Cisgiordania, secondo i dati dell'associazione israeliana per i diritti umani B'Tselem. I soldati hanno autorità assoluta in Area C, la parte della Cisgiordania sotto il controllo militare e civile israeliano, ma compiono regolarmente blitz e incursioni anche in Area A, che pure sarebbe sotto l'autorita' dell'Anp. Inoltre, queste morti restano impunite, giustificate da esigenze di sicurezza che autorizzano l'impiego di proiettili veri contro manifestanti disarmati. Alla fine dell'anno scorso, l'ex ministro degli Esteri israeliano, Avigdor Lieberman, aveva ordinato ai soldati di aprire il fuoco contro ogni possibile minaccia.

Il risultato di questa politica è una strage lenta e silenziosa le cui vittime sono soprattutto giovani, che sta esasperando gli animi dei palestinesi dei Territori e indebolisce ulteriormente i già fragili tentativi di negoziato ripresi poche settimane fa dopo tre anni di stallo. Su questo fronte si fanno pochi passi in avanti, anche per la determinazione di Tel Aviv a proseguire nella sua politica sugli insediamenti, con l'annuncio lo scorso 25 agosto di un nuovo progetto edile nella colonia di Ramat Shlomo, a Gerusalemme Est: 1.500 nuovi appartamenti che si aggiungono ad altre unità abitative nei Territori occupati.

Una provocazione che mette in cattiva luce l'Anp, arrivato al tavolo dei negoziati con un debole sostegno da parte di una base sfiduciata e criticato anche dalle altre fazioni politiche per non essere riuscito a porre condizioni a Israele. Così i negoziati sponsorizzati da Kerry paiono fermi prima ancora di iniziare e l'Anp si sta giocando la sua reputazione, mentre nei Territori occupati aumenta la tensione e la frustrazione dei palestinesi. Nena News  



Fonte:

LOTTA E RESISTENZA IN TUTTA LA PALESTINA IN RISPOSTA ALLE UCCISIONI DI QALANDIA

report del 27 agosto

FotoEditata

Dopo l’uccisione da parte dell’esercito israeliano di tre palestinesi, Younes Abu Sheikh, 22 anni, Robin Zayed, 32, e Jihad Aslan di 20 nel campo di Qalandia, tra Gerusalemme e Ramallah oggi è stata la prima giornata di lutto nazionale. In tutta la Palestina ci sono state manifestazioni e scontri contro l’occupazione e la violenza dell’esercito sionista.
Nel campo di Aida, fin dal primo  pomeriggio, gli shebab hanno fronteggiato i soldati israeliani con lanci di sassi e pietre, in risposta ai proiettili di gomma, ai lacrimogeni e alle bombe sonore. Durante le azioni, due bambini sono stati feriti da schegge e un ragazzo da un proiettile di gomma; fortunatamente non c’e’ stato nessun arresto. 

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Domani ci sarà la seconda giornata di lutto nazionale, proclamata dall’ Anp che non ha smesso in questi giorni i cosiddetti colloqui di pace con Israele e che non si è risparmiata nel reprimere la popolazione palestinese in questi giorni di resistenza contro l’esercito israeliano; si prevedono comunque altre manifestazioni in tutta la Palestina.

seguiranno aggiornamenti

Palestina libera, fuori le truppe sioniste
Shebab del summer camp di Aida.



Fonte: