Perchè questo nome:

Credo che la verità vada urlata contro ogni indifferenza mediatica e delle coscienze. Perciò questo è uno spazio di controinformazione su tutto ciò che riguarda le lotte sociali. Questo blog è antisionista perchè antifascista. Informatevi per comprendere realmente e per resistere.

Donatella Quattrone


sabato 6 ottobre 2012

STUDENTI IN CORTEO IN TUTTA ITALIA; LA POLIZIA RISPONDE CON UNA MEGA MAGANELLATA IN TUTTA ITALIA...

05 ottobre 2012


 

Violente cariche delle forze dell'ordine contro gli studenti a Roma, Milano e Torino. Nel capoluogo piemontese, gli agenti hanno hanno fermati 15 manifestanti per essere identificati. Un fermato anche a Roma.  La manifestazione su Twitter. Guarda la FOTOGALLERY. (VIDEO)

5 ottobre, tornano in piazza in tutta Italia gli studenti e le studentesse dei licei e degli istituti tecnici, tornano in piazza contro il governo Monti e le sue politiche di austerity in una data lanciata dalla rete di collettivi studenteschi StudAut.

segui su InfoAut la diretta dalle piazze, su Twitter segui @StudAut e l'hashtag #5ott.


"Vergognosa repressione degli studenti che oggi, a migliaia, in diverse città italiane, Torino, Roma, Milano e tante altre, sono scesi in piazza contro i tagli di Profumo all'istruzione e alla formazione pubbliche - dichiara Paolo Ferrero, Segretario Nazionale di Rifondazione Comunista - Aumentano le tasse in scuole e università, i costi di libri e trasporti, le strutture cadono a pezzi e la democrazia nei luoghi del sapere viene consapevolmente ridotta. Oggi siamo in piazza con gli studenti, come lo saremo il prossimo 12 ottobre, perché il mondo della formazione sta pagando un prezzo altissimo per colpa di Monti e dei “tecnici”. È scandaloso che il governo dei poteri forti invece che rispondere alle giuste rivendicazioni degli studenti mandi le forze dell'ordine a caricare i ragazzi in corteo".


"Solleva il cuore - dichiara Fabio Alberti, Segretario romano di Rifondazione Comunista - vedere migliaia di giovanissimi studenti colorare le vie di Roma in difesa di una scuola pubblica, democratica e veramente aperta a tutti. Si tratta di una importante lezione di senso civico - aggiunge - Gli studenti hanno dato un segnale a tutta la città: non bisogna rassegnarsi. Al dominio della finanza e alla abdicazione di una classe politica - conclude - i cittadini, studenti, lavoratori, devono prendere la parola e la strada. Altri devono raccogliere questo segnale. Una occasione sarà la manifestazione "no Monti" del 27 ottobre".

Dai promotori della No Monti Day solidarietà agli studenti oggi brutalmente manganellati nelle strade del nostro paese.


Il Comitato promotore della manifestazione No Monti Day, esprime piena solidarietà agli studenti che oggi a migliaia hanno manifestato in tutta Italia, contro il governo Monti e le misure di austerity imposte dai governi e dalle istituzioni finanziarie dell’Unione Europea.
Gli studenti sono stati brutalmente inseguiti e manganellati dalla polizia in diverse città, segno questo che tale era l’indicazione che veniva dal governo: stroncare sul nascere le proteste, soprattutto se vengono dalle nuove generazioni fortemente penalizzate e ipotecate sul futuro proprio dalle misure del governo Monti.
I promotori del No Monti Day sono solidali con gli studenti aggrediti e li invitano ad essere insieme in piazza il prossimo 27 ottobre alla manifestazione nazionale a Roma, con gli stessi obiettivi, con la stessa determinazione e con le stesse aspettative di cambiamento per il futuro.

Fonte:

http://www.osservatoriorepressione.org/2012/10/studenti-in-corteo-in-tutta-italia-la.html

ARTICOLI SUL 15 OTTOBRE 2011


Condanne pesantissime contro alcuni manifestanti arrestati il 15 ottobre del 2011 durante la cosiddetta manifestazione degli indignados italiani nel centro di Roma. Carlo Seppia condannato a cinque anni.

Ancora una pena spropositata comminata da un tribunale italiano nei confronti di un manifestante. Infatti i giudici della settima sezione penale del tribunale di Roma hanno inflitto cinque anni di reclusione a Carlo Seppia (di San Miniato), arrestato con l'accusa di aver contribuito "ad alimentare l'incendio" del blindato dei carabinieri preso d'assalto dai manifestanti in Piazza San Giovanni al termine della manifestazione dei cosiddetti Indignados del 15 ottobre 2011 nel centro della capitale. Su quella camionetta qualcuno scrisse con la vernice spray 'Carlo vive', ricordando quanto avvenne a Genova nel luglio del 2001.
Una manifestazione contestata dai settori più radicali del movimento perchè considerata un tentativo da parte del centrosinistra di strumentalizzare le ragioni di chi protestava non solo contro il governo Berlusconi ma anche contro le politiche di rigore e austerity imposte ai paesi europei dalla cosiddetta troika e che di lì a neanche due mesi portarono alle dimissioni forzose del governo di destra e all'instaurazione del cosiddetto governo Monti.

Una pena enorme quella inflitta dal tribunale di Roma ma che comunque è stata ampiamente ridotta rispetto ai nove anni di reclusione chiesti dal pm Francesco Minisci. Il 28enne è stato condannato per resistenza aggravata a pubblico ufficiale e  devastazione, in concorso con altre dieci persone. Secondo l'accusa tando al capo di imputazione, il manifestante avrebbe lanciato all'interno del blindato "del liquido infiammabile, cercando di aprire la portiera del mezzo ed incitando i correi ad avvicinarsi allo stesso veicolo, al fine di opporsi al personale dei carabinieri". Contro di lui i giudici della settima sezione penale hanno ammesso come parti civili il Comune di Roma, l'Ama, l'Atac e l'Arma dei Carabinieri.

Dopo il suo arresto, all'indomani dei fatti del 15 ottobre, un lungo elenco di gruppi sociali e politici toscani aveva sottoscritto un appello per la sua liberazione. Ne riportiamo alcuni stralci:

"Carlo Seppia non appartiene ad alcun gruppo politico: è uno dei tanti “indignati” che partecipano a manifestazioni, cortei e iniziative contro la crisi; (...) Il volto di Carlo non era coperto. Era andato da solo al corteo, girando per tutti gli spezzoni, fino a Piazza San Giovanni. Quando la foto che lo ritrae vicino al blindato in fiamme è apparsa sulla stampa, Carlo non è fuggito ma è rimasto nella sua abitazione, ha continuato la vita di sempre, ha consegnato spontaneamente lo zainetto e i vestiti indossati durante il corteo. (...) Inaccettabile è e rimane il comportamento della Polizia e dei Carabinieri che hanno caricato indiscriminatamente i manifestanti in Piazza San Giovanni, dividendo il corteo e aggredendolo con idranti e blindati lanciati a tutta velocità: un comportamento che ci riporta alle giornate di Genova 2001, e che conferma la volontà del governo di reprimere con la violenza e con il carcere il movimento anti liberista".

E' stata invece aggiornata al 19 novembre l'udienza a carico di Alessandro Pirri, un altro manifestante, accusato di aver lanciato alcuni oggetti contro le forze dell'ordine e di aver fatto parte del gruppo che incendio' un immobile del Ministero della Difesa, utilizzato dall'Esercito e dalla Guardia di Finanza, e distrusse la statua della Madonna di Lourdes prelevandola dalla Chiesa dei SS Marcellino e Pietro in via Merulana. 

Ultima modifica Giovedì 04 Ottobre 2012 19:11

Fonte:

http://www.contropiano.org/it/news-politica/item/11613-15-ottobre-2011-5-anni-di-galera-a-un-manifestante


Per saperne di più dal blog di Valentina Perniciaro altri post scritti subito dopo la manifestazione del 15 ottobre 2011:

http://baruda.net/tag/15ottobre/