Perchè questo nome:

Credo che la verità vada urlata contro ogni indifferenza mediatica e delle coscienze. Perciò questo è uno spazio di controinformazione su tutto ciò che riguarda le lotte sociali. Questo blog è antisionista perchè antifascista. Informatevi per comprendere realmente e per resistere.

Donatella Quattrone


mercoledì 19 giugno 2013

La longa manus della Turchia contro i militanti della sinistra

Mercoledì 19 Giugno 2013 20:15 


La longa manus della Turchia contro i militanti della sinistra

Arrestato in Spagna un rifugiato politico turco su richiesta del regime di Erdogan. Oggi stesso c'è stata l'udienza. La Turchia ha 45 giorni per motivare la sua richiesta, ma Bahar Kimyongur rimane in carcere perchè non ha i soldi per la cauzione.
Un compagno turco molto conosciuto, Bahar Kimyongür, è stato arrestato in Spagna su richiesta del governo Turco Erdogan.
Militante comunista turco residente in Belgio, è conosciuto da molti di noi anche in Italia per il suo impegno politico e  la sua coerenza: Bahar era in Spagna con la sua famiglia.
Alcuni fonti di informazione parlano di incontri nei giorni scorsi tra il ministro dell'interno belga e il direttore dell'intelligence turca, riguardo la presenza di cittadini belgi in Siria e il monitoraggio dei "gruppi terroristici".
Il 22 maggio scorso infatti un comunicato della ministra dell'Interno del Belgio Joelle Milquetha riferisce di un lungo incontro, durante una colazione, con il direttore dei servizi segreti turco, Hakan Fidan. "Durante questo scambio molto costruttivo, diverse modalità di collaborazione e di scambio di informazioni nei diversi dossier evocati sono stati precisati e rafforzati,in ciò che concerne segnatamente la presenza di diversi fuoriusciti belgi in Siria ma anche il seguito e il controllo di diversi gruppi terroristi" dice il comunicato.
Sei giorni dopo, il 28 maggio, la Turchia emette in segreto un mandato di arresto internazionale contro Bahar (che era stato liberato 10 anni fa dalla giustizia belga per le sue accuse arbitrarie).
Il 13 giugno: alla radio belga  RTBF, la ministra Milquet sostiene il "democratico" premier turco Erdogan.
Il 17 giugno Bahar viene arrestato da agenti in borghese mentre visitava con sua moglie Deniz e i suoi due figli la cattedrale di Cordoba.
Oggi c'è stata un udienza in cui il tribunale ha rinviato l'estradizione dando al governo turco 45 giorni di tempo per presentare le sue motivazioni sulla richiesta di arresto. Bahar sarebbe potuto uscire dal carcere ma è stata imposta una cauzione di 10mila euro di cui Bahar non dispone. I familiari e i compagni stanno attivando un conto corrente sul quale far pervenire urgentemente i fondi necessari.
Michel Collon e il sito di contrinchiesta belga "Investig'ation" ha lanciato un appello internazionale: "Noi facciamo appello a ciascuno perchè denunci questa violazione del diritto ad esprimersi, questa bassa vendetta dei politici che si allineano con gli Stati Uniti, Israele e la Turchia!
A Bahar va tutta la nostra solidarietà militante.


MOBILITIAMOCI PER LA SUA IMMEDIATA LIBERAZIONE
NO ALL'ESTRADIZIONE 

Ultima modifica Mercoledì 19 Giugno 2013 21:44 


Fonte:

 

Ucciso Anonymous svedese del gruppo che ha fornito la diretta streaming dalla Turchia

 

Arriva una brutta notizia dalla Rete, per tutti i cittadini liberi, e quelli che ammirano e seguono il mondo Anonymous. La mattina del  17/06/2013 è stato ucciso in un incidente d’auto l’Anon FSCKzine, aka CryptNode, Doa. Faceva parte del gruppo degli Anonymous svedesi che ha permesso la diretta streaming dalla Turchia, e che ogni giorno permette a tutto il mondo di seguire gli eventi. Un pezzo di libertà che abbiamo perso,  e un amico di tutti gli Anon del Mondo. La redazione tutta, porge le più sentite condoglianze alla sua famiglia e ai suoi amici stretti, “ciao brothers ci rivedremo in paradiso”.


Ecco la lettera postata dal suo amico:
Il mio amico e collega Anon FSCKzine, aka CryptNode, è stato ucciso in un incidente stradale questa mattina. Era DOA.
Fsck, sopra ogni altra cosa, era un d0xer, che era forse più noto per la fuoriuscita CISPA e NSA, e la sua ossessione con pr0n ascii. Egli era un fiero sostenitore della OpSafeKids, OpLiberation, FreeAnons, e altro ancora, e il suo unico senso dell’umorismo mancherà a tutti quelli che lo conoscevano.
La sua famiglia ha chiesto di non rivelare la loro ubicazione o Pubblicità che, una volta che essi sono fatti, la visione e il funerale dettagli, nell’interesse di anonimato e la sicurezza dei suoi amici. Noi non chiediamo donazioni. Chi volesse lasciare la sua famiglia / amici possono Tweet un messaggio a @FSCKzine. Io trasmetterle.
Era LEGION. Noi non dimentichiamo. ”Quando l’angelo della morte viene a cercarmi, mi auguro che ero tutto ciò che avrei dovuto essere.” Ti voglio bene, fratello. Mi dispiace tanto. =, (
(traduzione di google)



Fonte:

ARRIVATO IL VERDETTO-FARSA DELL'ISS: VIA LIBERA AL MUOS

Mercoledì 19 Giugno 2013 15:19 


Vergognosa ma non inattesa "sentenza" dell'Istituto superiore della sanità. Contro ogni evidenza scientifica ed empirica, il radarone statunitense di Niscemi non nuocerebbe alla salute... Arriva oggi, completamente in sordina, il via libera al MUOS da parte dell'Istituto Superiore di Sanità, ente al quale il governatore siciliano Crocetta, dopo la sua blanda opposizione all'opera e dopo le pressioni USA e le conseguenti ritorsioni del governo italiano (si veda la citazione in giudizio davanti al Tar per la richiesta di 25mila euro al giorno di "danni" per ritardi nella costruzione), aveva accettato di affidare lo studio che avrebbe dovuto stabilire se il MUOS fosse pericoloso o meno, e che - com'era ampiamente prevedibile - oggi ha dichiarato il progetto "non pericoloso".
Almeno in linea teroica (lo dice l'ISS stesso). L'esito, ai "piani alti" del governo, lo davano tutti per scontato. Il ministro della Difesa Mario Mauro si era sperticato nel tessere le lodi al MUOS, dichiarandolo strategico e indispensabile, tralasciando volutamente il rischio ambientale e sulla salute dei cittadini, che evidentemente non importa. Sicuramente non si sarebbe permesso all'ISS di pronunciarsi se non si fossero avute preventive rassicurazioni sull'esito dello studio, che con alte probabilità si basa su quei dati approssimativi e in certi punti fuorvianti già in possesso delle autorità, e contestati fortemente dal prof. Massimo Zucchetti del Politecnico di Torino, che aveva dimostrato la pericolosità del MUOS.
La lacunosa pronunciazione dell'ISS non tiene conto infatti della presenza delle 46 antenne NRTF, le cui emissioni sono già in violazione delle normative italiane (rilevazioni ARPA del 2013, peraltro effettuate con strumenti dalla potenza ridotta rispetto a quella necessaria), non tiene conto dell'alto tasso di leucemie e tumori nell'area di Niscemi (al di sopra della media nazionale) e non tiene conto della violazione della riserva ambientale insistente sulla sughereta di Niscemi. Quindi la "sentenza" dell'ISS è in partenza falsata, ma in tantissimi erano già preparati a questo esito, visto che in gioco ci sono gli interessi strategici, bellici ed economici della superpotenza USA. Il Governo USA con i suoi vertici militari e diplomatici ha più volte fatto esplicite pressioni sui vertici italiani per sbloccare il MUOS (rivelazioni di Anonymous di documenti riservati), che si inserice nell'ambito di una regione come base di guerra ad uso e consumo indiscriminato degli americani, definita dallo stesso Mauro e da altri esponenti delle forze armate USA e italiane "la portaerei del Mediterraneo". E adesso cosa succede? - Il blocco "istituzionale" della Regione Sicilia si fondava proprio su questo studio. Crocetta non potrà opporsi più al progetto, perché aveva accettato il gioco al ribasso proposto dal governo Italiano, spegnendo sempre di più la sua opposizione al MUOS. Stessa cosa formalmente accettata anche dal M5S che sull'opera ha lavorato solo in Sicilia senza mai portare il problema in parlamento. Il Movimento No MUOS adesso è messo in pericolo sia a livello repressivo che mediatico: questa novità "annunciata" contribuirà enormemente ad isolarlo, persino da quella buona parte dell'opinione pubblica che in un primo momento aveva preso in simpatia la vicenda delle "mamme" No Muos ma che adesso crederà alle rassicurazioni dell'ISS. E se prima la repressione della polizia (perquisizioni a vuoto, arresti preventivi e denunce) comunque ignorava il blocco temporaneo imposto dalla Regione, adesso troverà manforte e legittimazione "ufficiali".

Fonte:

NUOVO ATTACCO DELLA POLIZIA STANOTTE SUI MANIFESTANTI TURCHI

 
19.06.2013 3.39

LIVE #ESKISEHIR

POCHI MINUTI FA.

GUARDATE ATTENTAMENTE QUESTA FOTO. DELLE PERSONE SI AVVICINANO CON BASTONI IN MANO.

LA SECONDA MOSTRA PERSONE COMUNI CHE ASPETTANO IN VIA... COSA CI FANNO ALLE 3 E MEZZA DI NOTTE SVEGLI IN GIRO???

DICONO SI TRATTI DI POLIZIOTTI IN BORGHESE CHE ARRESTANO.

Andrea Mazzone
 
 
 
19.06.2013 03.31

LIVE #ESKISEHIR

E' da 10 minuti che i TOMA lanciano getti e la #polizia continua con i lacrimogeni. Le case sono ricoperte dai gas...

10 dk da bir TOMA gaz ve su sıkıyor! Burada sıkıstılar. Evler gaz doldu...

Andrea Mazzone
 
 
 
 
19.06.2013 03.09

LIVE #ESKISEHIR

POLIZIA LANCIA LACRIMOGENI E IL TOMA COME SEMPRE LANCIA FORTI GETTI D'ACQUA? SULLA FOLLA...

Gaz bombasi ve Toma su atiyor protestoculara su anda...

Andrea Mazzone

 
 
19.06.2013 2.53 **** ****

POCO FA IN #ESKISEHIR

LA POLIZIA HA APPENA COMINCIATO UN NUOVO ATTACCO. LE PERSONE SCAPPANO E CHIEDONO TRAMITE I SOCIAL DI LASCIARE APERTI I PORTONI DI CASA.

VIDEO DI QUALCHE MINUTO FA:

Andrea Mazzone

Accolta la richiesta di revisione del processo Triaca


 




Dal blog  http://baruda.net/ di Valentina Perniciaro:



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Dal blog http://insorgenze.wordpress.com/ di Paolo Persichetti:


BRASILE, LA POPOLAZIONE IN RIVOLTA

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Martedì 18 Giugno 2013 12:22 

 Negli ultimi 15 giorni, in Brasile centinaia di migliaia di persone si sono riversate nelle strade di diverse città contro l'aumento dei biglietti dei trasporti pubblici locali. Le manifestazioni a riguardo sono state caratterizzate da una determinazione e da una conflittualità di piazza dando vita a violenti scontri e una dura repressione. All'aumento dei prezzi relativi ai trasporti pubblici, si è unito lo spreco di denaro pubblico da parte del governo per la preparazione della Confederation Cup, preludio di calcio 2014 e dell'asse inarrestabile dei cosiddetti Brics (Brasile, India, Cina, Sud Africa), il cui evento ha portato allo sfratto di migliaia di brasiliani, lo sventramento di aree intere della città, e una speculazione senza confini.
Se le prime partite della Confederation Cup sono state accolte da manifestazioni di alcune centinaia di persone, violentemente represse, ieri a Rio de Janeiro circa 100mila persone sono scese in strada e in 20mila hanno preso d'assalto il parlamento dello Stato di Rio. Un assalto a cui la polizia in assetto antisommossa ha risposto in maniera violenta, senza tuttavia riuscire a respingere i manifestanti che hanno respinto per ore le cariche: uomini della polizia militare, arrivati a bordo di veicoli blindati, hanno sparato infatti lacrimogeni e proiettili, non solo di gomma ma anche reali, effettuando inoltre numerosi arresti e provocando numerosi feriti.
Manifestazioni si sono tenute anche in altre grandi città brasiliane. A Brasilia centinaia di giovani hanno preso di mira il palazzo del governo dando il via a una spettacolare occupazione, salendo sul tetto, al grido di "il parlamento è nostro". Giornata analoga anche a Sao Paulo, dove nella notte hanno assediato il palazzo del governo dopo una manifestazione imponente che ha attraversato le vie della città che giovedì scorso è stata teatro di duri scontri con la polizia militare.

Scontri anche a Belo Horizonte, dove si è giocata la partita di calcio Nigeria-Tahiti, valida per la Confederations Cup. Anche qui la polizia ha fatto un uso spropositato di lacrimogeni e pallottole di gomma verso i manifestanti determinati ad avvicinarsi allo stadio 'Mineirao'. A Rio, dove anche due giorni fa si sono registrati incidenti nella zona attigua allo stadio Maracanà prima dell'inizio della partita Italia-Messico.
Mentre le proteste continuano a diffondersi a macchia d'olio in tutto il Paese, sembra farsi strada il protagonismo delle migliaia di giovani e giovanissimi di tutte le stratificazioni sociali che stanno scendendo in strada in maniera sempre più decisa e determinata.Frutto anche di una politica, a partire da quella di Lula, e di una crisi intrinseca ai partiti di sinistra che si è sempre proposta (in malo modo) di accogliere quelle istanze sociali, senza riuscirvi. Emblematico a riguardo è il silenzio del Partito do Trabalhadores che ora rimane ammutolito di fronte alle rivolte che stanno scoppiando in diverse città brasiliane, mentre nell'aria si respira un senso di incapacità gestionale, da parte del governo, della situazione in atto. Non da meno, diventa rilevante la gestione estremamente tecnocratica dell'amministrazione del paese, come quella portata avanti da Dilma negli ultimi anni, che tronfia di aver formato una classe media (la stessa di cui i burocrati corrotti si vantavano) ora sembra esplodere nelle piazze con una componente giovanile che è stufa di aspettare un cambiamento sempre più lento al prezzo di una trasformazione metropolitana che la crescita impone alle grandi città.
Il video dell'assalto all'Assemblea legislativa dello Stato di Rio De Janeiro:



Fonte:




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