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Donatella Quattrone


mercoledì 27 giugno 2012

Ustica, l'anniversario della vergogna

mercoledì 27 giugno 2012 14:55

 La presidente dell'associazione dei parenti delle vittime, Daria Bonfietti accusa: lo Stato ha sospeso i risarcimenti per non accettare che il Dc9 sia stato abbattuto.


Daria Bonfietti, presidente dell'Associazione delle vittime della strage di Ustica
Daria Bonfietti, presidente dell'Associazione delle vittime della strage di Ustica

"E' vergognoso e inaccetabile che dopo 32 anni si sappia che hanno abbattuto un aereo civile in tempo di pace e non si sappia chi è stato: non conoscere gli autori di quell'evento è il pezzo di verità che manca". Nell'anniversario della strage di Ustica è duro il messaggio della presidente dell'Associazione delle vittime Daria Bonfietti, lanciato durante la commemorazione tenutasi a Bologna, a Palazzo D'Accursio, insieme al sindaco Virginio Merola e al sindaco di Palermo Leoluca Orlando, in rappresentanza delle due città tra cui volava il Dc 9 Itavia quando precipitò in mare, davanti alle coste siciliane, provocando la morte di 81 persone.

"Invito il governo e la diplomazia italiani ad attivarsi presso gli stati che hanno ricevuto le rogatorie in maniera un po' più determinata, forte e convinta affinché i Paesi alleati rispondano" ha continuato l'ex senatrice, ricordando che "il Belgio ha risposto e ha detto per la prima volta di avere delle cose da dire ma che non ce le dice per interessi superiori e militari, eppure si chiedeva solo della presenza di loro aerei a Solenzara".
"Allora - ha sollecitato Bonfietti - vogliamo chiedere al Belgio questa impossibilità di darci la sua versione?".

Ma il nodo da sciogliere resta la Libia. "Abbiamo presentato alla Procura di Roma un'istanza affinché si cerchi Abdel Salam Jalloud (ex primo ministro del regime di Gheddafi), che si dovrebbe ancora trovare in Italia, e lo si interroghi" ha proseguito la presidente dell'Associazione, ricordando che la Libia non ha mai risposto alle rogatorie, quando invece "Gheddafi ha sempre rivendicato di essere lui la vittima designata di quella notte, quindi crediamo che dalle carte possano emergere elementi in più per chiarire la verità".

E proprio il fronte libico è legata anche alla necessità di "fare luce sul Mig libico caduto sulla Sila e ritrovato 18 giorni dopo" la strage di Ustica.

E poi c'è ancora la questione dei risarcimenti alle famiglie, oltre 100 milioni che lo Stato dovrebbe versare ai parenti delle vittime, ma che è stato sospeso. Secondo Bonfietti "c'è fatica da parte delle istituzioni del nostro Paese ad accettare la verità che il Dc9 è stato abbattuto". "Quando il Tribunale civile di Palermo condanna il ministero della Difesa e quello dei Trasporti e quindi determina dei risarcimenti, ma l'Avvocatura dello Stato ne chiede la sospensione - ha rimarcato Bonfietti - io non contesto il fatto che il condannato usi le armi che il diritto prevede, ma contesto il fatto che l'Avvocatura stia chiedendo ai suoi ministeri di non accettare questa verità, non dando luogo ai risarcimenti".

"Ora aspettiamo l'appello, ma il dramma è che stato fissato al 2015 - ha spiegato l'ex parlamentare - e questa non è giustizia". In questo modo, "ci si vieta di vedere prevalere la verità e la responsabilità dei nostri ministeri".

Infine resta da capire il ruolo dei servizi segreti in tutta la vicenda che, secondo Bonfietti, "avrebbero dovuto essere gli occhi che controllano quanto di doloso avviene in Italia, ma purtroppo non sempre è stato così nella nostra storia". Anche per questo, l'associazione chiede ormai da anni di aprire gli archivi e di rendere disponibili le carte dell'intelligence italiana.

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