Perchè questo nome:

Credo che la verità vada urlata contro ogni indifferenza mediatica e delle coscienze. Perciò questo è uno spazio di controinformazione su tutto ciò che riguarda le lotte sociali. Questo blog è antisionista perchè antifascista. Informatevi per comprendere realmente e per resistere.

Donatella Quattrone


mercoledì 4 dicembre 2013

DOMICILIARI A BAHAR. OBBLIGO DI FIRMA A MICHELE, COMPAGNO NO MUOS. ALLE FORZE DELL’ORDINE? LO SPRAY URTICANTE.

Notizia scritta il 03/12/13 alle 18:23. Ultimo aggiornamento: 03/12/13 alle: 19:17


bahar-web 


BAHAR - Bahar Kimyongur è fuori dal carcere. Il compagno turco-belga, in galera a Bergamo dal 21 novembre scorso su mandato internazionale della Turchia, ha ricevuto i domiciliari dal Tribunale di Brescia. Ora Bahar si sta recando a Massa, città toscana dove attenderà il processo vero e proprio riguardante la richiesta di estradizione in Turchia, legata alla sua attività di denuncia e controinformazione nei confronti dei crimini perpetrati sia ad Ankara che nel vicino ginepraio siriano proprio dal governo di Erdogan, padrone – padrone della Turchia.
Bahar dovrà rimanere  in una casa a Marina di Massa, in attesa del pronunciamento della Corte. Lo Stato Turco dispone di 40 giorni, a partire dal 21 novembre, giorno in cui l’attivista e giornalista belga è stato arrestato dalla Digos quando è arrivato all’aeroporto di Bergamo, per trasmettere all’Italia i documenti che corredano la richiesta di estradizione.
Da quando è stato arrestato il Clea – il Comitato per la libertà di espressione e associazione – ha organizzato petizioni e manifestazioni a Bruxelles. Oggi in un comunicato il Clea afferma che “la lotta in favore di Kimyongur dovrà necessariamente ora fare un salto di qualità”.
Presidi fuori dal Tribunale si sono tenuti anche a Brescia, in due diverse occasioni. Il servizio con Fiorina, del movimento di solidarietà con Bahar.

PALERMO - Udienza di convalida questa mattina, 3 dicembre, a Palermo per Michele, compagno No muos arrestato sabato durante le cariche effettuate dalla polizia per permettere il passaggio del corteo fascista malcelato dietro una fantomatica “rete No muos”. L’udienza si è conclusa, il compagno è stato liberato, anche se con l’obbligo di firma.

SARDEGNA - Sarà infine un processo in Corte d’Assise a Sassari a decidere se c’è stata un’associazione sovversiva con finalità terroristiche alle spalle di ‘A Manca pro s’indipendentzia’. Il Tribunale di Cagliari ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio per 18 indagati legati alla formazione politica indipendentista comunista ‘A manca’, accusati di una serie di ordigni esplosi in Sardegna e rivendicati come Nuclei proletari per il comunismo (Npc) e Organizzazione indipendentista rivoluzionaria (Oir).   Il processo in Corte d’Assise a Sassari inizierà il 6 giugno 2014.

SPRAY URTICANTE - E in questo quadro di processi, udienze e repressione, prosegue la militarizzazione del paese. Spray al peperoncino in dotazione a poliziotti e carabinieri. La sperimentazione partirà infatti a gennaio a Roma, Milano e Napoli. Lo spray nebulizza un principio attivo a base di Oleoresin Capsicum, sostanza irritante, a 3 metri di distanza. Lo spray sarà inizialmente assegnato in via sperimentale ai poliziotti della Polfer Stazione e Volanti di Milano, nonchè ai carabinieri dei reparti operativi di Roma e Napoli. Sono esclusi, per ora, i reparti mobili. Nel caso di positivo riscontro della sperimentazione, l’uso della dotazione potrà però essere allargato.




Fonte: