di Redazione Contropiano
Polizia e ufficiali giudiziari sfrattano senza
preavviso per evitare i picchetti e la resistenza popolare organizzata.
E' accaduto a Milano, sta accadendo oggi a Roma.
Ieri a Milano, per la prima volta, in via Sella Nuova, è stato eseguito uno sfratto senza preavviso che la settimana scorsa, di fronte ad un presidio numeroso, era stato rinviato fino a settembre. A Roma stamattina è in corso uno sfratto senza preavviso in via dei Pioppi 18 a Centocelle dopo che nei giorni scorsi i picchetti antisfratto ne avevano impedito l'esecuzione. Gli attivisti dei movimenti di lotta per la casa stanno convergendo sul posto.
Una modalità simile sta avvenendo anche in altre città come Torino dove gli ufficiali giudiziari e la questura stanno mettendo in essere per eludere i presidi di difesa autorganizzati dai comitati di lotta per il diritto all'abitare e dai sindacati di lotta.
Questo sfratto si inserisce nell'emergenza abitativa che sta dilagando in tutta Italia e che a Milano ha visto nel 2012 4924 sfratti esecutivi.
Il comune di Milano per l' ennesima volta ha voltato le spalle, non inviando né assistenti sociali né un delegato del Comune che desse una sistemazione alternativa anche temporanea alla persona sfrattata, un uomo di 56 anni cardiopatico e con invalidità al 50%.
A partire dagli sgomberi delle case popolari alle migliaia di sfratti e pignoramenti, che vengono eseguiti per morosità incolpevole, Pisapia e la sua giunta è responsabile di questi anni di governo della città, in cui non esiste nessuna volontà politica che vada a risolvere questo emergenza o quantomeno ad arginarla, ad iniziare da un blocco immediato di sgomberi e sfratti .
Ieri mattina oltre a svolgere questo sfratto, hanno voluto fare di più: hanno portato in questura un delegato del sindacato ASIA USB riconosciuto per il suo ruolo di attivista a difesa del diritto alla casa. La scusa era la mancanza di documenti ma il fine era quello intimidatorio, non è accettabile che le istituzioni non riconoscano il ruolo dei sindacati che difendono diritti essenziali come la casa ma che non sono disposti ad essere concertativi, al servizio dei poteri forti.
"Evidentemente hanno paura delle forme organizzate di difesa della casa che stanno nascendo in tutta Italia, sfrattati, sgomberati e solidali che si mettono in gioco per difendere il proprio e l'altrui diritto di avere una casa, sindacati metropolitani che si organizzano dal basso per lottare difendere e conquistare diritti" scrivono in un comunicato comune la Usb di Milano, il Comitato Abitanti di San Siro e l'Asia.
Ieri a Milano, per la prima volta, in via Sella Nuova, è stato eseguito uno sfratto senza preavviso che la settimana scorsa, di fronte ad un presidio numeroso, era stato rinviato fino a settembre. A Roma stamattina è in corso uno sfratto senza preavviso in via dei Pioppi 18 a Centocelle dopo che nei giorni scorsi i picchetti antisfratto ne avevano impedito l'esecuzione. Gli attivisti dei movimenti di lotta per la casa stanno convergendo sul posto.
Una modalità simile sta avvenendo anche in altre città come Torino dove gli ufficiali giudiziari e la questura stanno mettendo in essere per eludere i presidi di difesa autorganizzati dai comitati di lotta per il diritto all'abitare e dai sindacati di lotta.
Questo sfratto si inserisce nell'emergenza abitativa che sta dilagando in tutta Italia e che a Milano ha visto nel 2012 4924 sfratti esecutivi.
Il comune di Milano per l' ennesima volta ha voltato le spalle, non inviando né assistenti sociali né un delegato del Comune che desse una sistemazione alternativa anche temporanea alla persona sfrattata, un uomo di 56 anni cardiopatico e con invalidità al 50%.
A partire dagli sgomberi delle case popolari alle migliaia di sfratti e pignoramenti, che vengono eseguiti per morosità incolpevole, Pisapia e la sua giunta è responsabile di questi anni di governo della città, in cui non esiste nessuna volontà politica che vada a risolvere questo emergenza o quantomeno ad arginarla, ad iniziare da un blocco immediato di sgomberi e sfratti .
Ieri mattina oltre a svolgere questo sfratto, hanno voluto fare di più: hanno portato in questura un delegato del sindacato ASIA USB riconosciuto per il suo ruolo di attivista a difesa del diritto alla casa. La scusa era la mancanza di documenti ma il fine era quello intimidatorio, non è accettabile che le istituzioni non riconoscano il ruolo dei sindacati che difendono diritti essenziali come la casa ma che non sono disposti ad essere concertativi, al servizio dei poteri forti.
"Evidentemente hanno paura delle forme organizzate di difesa della casa che stanno nascendo in tutta Italia, sfrattati, sgomberati e solidali che si mettono in gioco per difendere il proprio e l'altrui diritto di avere una casa, sindacati metropolitani che si organizzano dal basso per lottare difendere e conquistare diritti" scrivono in un comunicato comune la Usb di Milano, il Comitato Abitanti di San Siro e l'Asia.
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