Report settimanale manifestazioni in Cisgiordania
30 dicembre 2011
A cura di “Hurriya! Sosteniamo la Resistenza popolare palestinese”
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Oggi, l’Esercito israeliano si è portato avanti con il lavoro, arrestando due attivisti israeliani, prima che la consueta manifestazione avesse inizio.
L’accusa? Aver disobbedito agli ordini dell’IDF: hanno continuato a marciare, dopo che l’IDF gli aveva ordinato di fermarsi. Davvero un crimine imperdonabile.
Oggi, i bambini presenti alla manifestazione di Nabi Saleh hanno portato dei palloncini neri e li hanno lasciati volare per ricordare i 352 bambini uccisi a Gaza, durante l’Operazione Piombo Fuso (27 dicembre 2008 – 18 gennaio 2009: oltre 1.400 Palestinesi uccisi nell’attacco militare israeliano). Un palloncino, un nome di bambino.
I nomi dei 352 bambini si possono trovare elencati al seguente link
I militari israeliani hanno attaccato i manifestanti pacifici con getti di acqua puzzolente e gas lacrimogeni. Questo tipo di gas è di colore giallo verdognolo, di fabbricazione USA; sembra lo stesso usato in Egitto e in Bahrein.
I gas lacrimogeni (alcuni di questi, facciamo notare, sono realizzati per penetrare muri) hanno colpito e ferito alcuni manifestanti, incluso un giornalista, a Nabi Saleh.
Altri 5 Palestinesi e un giornalista sono stati arrestati.
Foto manifestazione di Bi’lin
Almeno 10 feriti si sono contati a Kufer al-Dik. Molti i casi di soffocamento da gas, in tutti i villaggi dove si sono tenute le manifestazioni.
2 gli attivisti arrestati a Maasara, un Palestinese e un internazionale.
I militari hanno anche invaso una casa alla ricerca di un giovane (non si sa bene chi ma ai militari non importa specificare chi e perché), lanciando bombe sonore all’esterno per evitare che i manifestanti intervenissero. Foto di International communities against Israel (2). 
Tutte le auto che passavano sulle strade dove si sono svolte le manifestazioni sono state fermate e i passeggeri fermati e perquisiti.
I soldati hanno, anche oggi, scattato foto ai partecipanti alle manifestazioni; le foto vengono inserite in un book che si portano sempre dietro e che utilizzano in seguito per identificare, fermare e molestare i “sospetti”, in un tentativo continuo di intimidazione che vorrebbe privare quei cittadini di un loro diritto.
Vogliamo ricordare il contesto in cui accadono questi scontri: manifestanti palestinesi, che in territorio palestinese difendono le proprie terre dagli espropri illegali eseguiti dall'esercito Israeliano.
Note: secondo la IV Convenzione di Ginevra, la II Convenzione dell'Aja, la Corte Internazionale di Giustizia e numerose risoluzioni ONU, tutti gli insediamenti israeliani nei Territori Palestinesi Occupati sono illegali. Gli avamposti sono considerati illegali anche dalla legge israeliana.
Nonostante ciò, oggi, le Autorità israeliane di occupazione hanno consegnato agli abitanti del villaggio di Mneizel l’avviso di demolizione di 13 case e della confisca di 160 dunums (1 dunum = 1.000 mq).
Nabi Saleh 30/12/11 Attivisti palestinesi, israeliani e internazionali manifestano insieme