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Credo che la verità vada urlata contro ogni indifferenza mediatica e delle coscienze. Perciò questo è uno spazio di controinformazione su tutto ciò che riguarda le lotte sociali. Questo blog è antisionista perchè antifascista. Informatevi per comprendere realmente e per resistere.

Donatella Quattrone


venerdì 17 agosto 2012

36 minatori uccisi dalla polizia in Sudafrica

Venerdì 17 Agosto 2012 08:05 
 
 
È salito a 36 il numero dei minatori rimasti uccisi ieri in scontri con le forze dell'ordine nei pressi della miniera di platino di Marikana, nel nord ovest del Sudafrica.

La polizia sudafricana ha aperto il fuoco su migliaia di minatori in sciopero armati di machete. Nonostante questa strage, proseguono le proteste dei dipendenti della miniera di platino.

Nei giorni scorsi una decina di persone, tra cui due poliziotti, erano rimaste uccise in scontri tra sostenitori di due diversi sindacati. I disordini generali erano iniziati venerdì scorso, quando i lavoratori avevano incrociato le braccia nell'ambito di una vertenza salariale. Nel sito a 100 km da Johannnesburg lavorano oltre 3mila minatori guadagnando in media 400 euro al mese, che reclamano un aumento dello stipendio pari al triplo della paga attuale. L'azienda non intende cedere e minaccia di licenziare in massa i dipende nti se non si porrà fine alle dimostrazioni. Lo sciopero è poi degenerato in un conflitto aperto tra i membri dei due sindacati, la National Union of Mineworkers e la Association of Mineworkers and Construction Union.

Centinaia di minatori si sono radunati nuovamente nei pressi della miniera. Molti di loro erano armati di machete, bastoni e altre armi, e hanno ballato e cantato, osservati da agenti di sicurezza. La polizia ha permesso ai minatori di manifestare, mentre sono in corso trattative. La miniera è gestita dalla societa Lonmin, il terzo più grande produttore di platino del mondo.

Un'inchiesta governativa sulla strage sembra essere già stata decisa, per fare luce su uno degli episodi più gravi avvenuti in Sud Africa dalla fine dell’Apartheid e che per molti versi ricorda quel periodo. Ma oggi, a differenza d'allora, sia i poliziotti sia i manifestanti sono quasi tutti neri, come si vede anche dalle immagini. La contraddizione di colore, insomma, non appare rilevante in questo caso.

Dalle immagini diffuse dalla tv all news non è stato possibile capire che cosa ha spinto i responsabili delle forze dell’ordine, armati fino ai denti e protetti dalle tute antisommossa, ad aprire il fuoco. Le immagini diffuse in tutto il mondo hanno fatto vedere ad un certo punto un ufficiale che grida «cessate il fuoco». Subito dopo, in mezzo alla polvere, si notavano diversi corpi stramazzati al suolo, molti dei quali in una maschera di sangue.

Il presidente sudafricano, Jacob Zuma, stamattina ha lasciato d'urgenza il summit della SADC (Comunità di sviluppo dell'Africa australe) a Maputo per recarsi a Rustenburg, nei pressi della miniera di Marikana. «Il presidente ha interrotto la sua visita per andare a Rustenburg», si legge in un comunicato della presidenza sudafricana che non ha fornito ulteriori dettagli.



 

 

Ilva: manifestazione a Taranto. Migliaia in piazza "liberi e pensanti"





Alcune  migliaia di persone, in prevalenza giovani, ha partecipato in piazza Immacolata nel centro di Taranto alla manifestazione di alcuni gruppi di cittadini e ambientalisti. ore 14.30. I manifestanti hanno lasciato a piccoli gruppi piazza della Vittoria per tornare nella vicina piazza Immacolata, dove era cominciata stamani l'assemblea pubblica. Qui sono ricominciati gli interventi dei cittadini. I comizi - dicono dal Comitato cittadini e lavoratori liberi e pensanti - andranno avanti ad oltranza. Fischi per tutti i politici locali, Vendola compreso. L'applauso più grande per una pediatra che ha ricordato come un'ordinanza dello stesso comune di taranto vieti di portare bambini nei parchi pubbblici perché "troppo pericoloso per la loro salute".

Molti indossano la maglietta verde del Comitato cittadino liberi e pensanti, sul palco stanno intervenendo diversi esponenti ambientalisti locali e più volte é stato scandito il nome del gip Patrizia Todisco che ha emesso il provvedimento di sequestro di alcuni impianti dell'Ilva. C'é stato anche un minuto di silenzio per le vittime dell'inquinamento ambientale.
«La magistratura deve fare il suo corso», dice all'Adnkronos Francesca, una aderente al comitato. «Se l'Ilva è in grado di attuare le 416 prescrizioni del gip lo faccia subito ma secondo me non lo farà mai perchè in questo caso dovrebbe investire tutti i capitali guadagnati in questi anni. Noi diciamo noi al ricatto occupazionale e a mettere sullo stesso piano salute e lavoro. 'La salute è senza compromessi' firmato i ragazzi dei Tamburi, è scritto in un altro striscione dei manifestanti. Il quartiere Tamburi è quello più interessato dal presunto inquinamento causato dai fumi dello stabilimento siderurgico Ilva. Poco fa il corteo, proprio davanti a via Giovinazzi dove ci sono centinaia di carabinieri in assetto antisommossa, si è fermato.
Cisl e Uil, invece, preferiscono inscenare la protesta contro il magistrato.
I ministri inviati nel capoluogo di provincia sono a loro volta barricati in Prefettura, esplicitando una sordità irrimediabile rispetto alla popolazione. La zona attorno al palazzo del governo e alla prefettura è stata transennata e chiusa anche ai pedoni (una super "zona rossa" che la dice lunga sulla continuità con Berlusconi D'Alema) dopo che il questore ha vietato ieri ogni corteo e manifestazioni davanti e nei pressi della prefettura. 

Ultima modifica Venerdì 17 Agosto 2012 16:36