Perchè questo nome:

Credo che la verità vada urlata contro ogni indifferenza mediatica e delle coscienze. Perciò questo è uno spazio di controinformazione su tutto ciò che riguarda le lotte sociali. Questo blog è antisionista perchè antifascista. Informatevi per comprendere realmente e per resistere.

Donatella Quattrone


giovedì 25 luglio 2013

TUNISIA: UCCISO MOHAMED BRAHMI, LAVORAVA PER UNA NUOVA RIVOLUZIONE

Giovedì 25 Luglio 2013 14:38 


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Aggiornamento 23h: La polizia, dopo aver blindato il centro di Tunisi, è tornata a caricare duramente e a lanciare numerosi lacrimogeni non appena alcuni manifestanti hanno tentato di istallare delle tende davanti al ministero degli interni. In questo momento gli scontri proseguono e sembra che la polizia stia tentando di effettuare arresti mirati contro i militanti più conosciuti della capitale. In altre città numerose le manifestazioni sfociate in scontri con la celere e in assalti alle sedi del partito di Ennahdha.
Aggiornamento 20h: durante una conferenza stampa il portavoce del Fronte Popolare Hamma Hammami (già segretario del Partito Comunista dei Lavoratori Tunisini) ha lanciato per domani una giornata di disobbedienza civile generalizzata, ha fatto appello allo scioglimento dell'assemblea nazionale costituente e all'abattimento del governo. Su spinta dell'intervento di Hammami diverse associazioni stanno rilanciando la mobilitazione di domani (che già prevede lo sciopero generale in tutta la Tunisia) puntando il dito contro Ennahdha al grido di "il popolo vuole la caduta del regime". Anche Besma Khalfaoui, vedova del martire Chokri Belaid, intervistata ha invitato il popolo tunisino a riversarsi per le strade del paese e abattere il regime.

Sur-sa-page-FB-le-Front-Populaire-appelle-a-la-chute-du-regime-25-07-13Foto della pagina ufficiale del Fronte Popolare che invita il popolo a far cadere il regime. 



Aggiornamento 16h: l'UGTT, sindacato tunisino, lancia lo sciopero generale per domani in tutta la Tunisia. Scontri a Sidi Bouzid tra polizia e manifestanti.

Mohamed Brahmi, militante e deputato all'Assemblea Nazionale Costituente per il Fronte Popolare (organizzazione che riunisce partiti e associazioni della sinistra comunista, rivoluzionaria o nazionalista) è stato assassinato a colpi di pistola poche ore fa a Tunisi, a pochi passi dalla sua casa nel quartiere Ariana. Compagno di Chokri Belaid (assassinato 6 mesi fa) recentemente aveva espresso la necessità di riorganizzare la base sociale e politica della sinistra rivoluzionaria e tentare con la piazza l'avvio di una nuova stagione di lotta contro la così detta “transizione democratica” guidata, dopo elezioni farsa, dal partito demo-islamista Ennahdha. In questi minuti sono incorso scontri nel centro della città dove la polizia sta facendo uso di lacrimogeni per contenere i primi gruppi di proletari e militanti carichi di rabbia per il nuovo atto politico. Al grido di “il popolo vuole la caduta del regime!” si stanno radunando manifestanti anche in altre zone della capitale. Dalle prime dichiarazioni rilasciate alla stampa dai manifestanti, il mandante politico dell'omicidio ha un solo nome: Ennahdha, il partito islamista di corrotti e reazionari che dopo le elezioni farsa “garantite” dalle potenze europee e dell'America ha continuato in pieno stile benalinista a stringere nella morsa della repressione e della povertà il popolo tunisino. Nel giorno della festa della Repubblica la Tunisia ha il suo ennesimo martire, una scelta, quella della data per l'omicidio, ad alto valore simbolico che sembra lasciare davvero pochi dubbi a riguardo delle accuse rivolte dai manifestanti al nuovo partito del regime ormai tinto della reazione verde-islamista e dal sangue rosso dei militanti uccisi per la giustizia sociale e la libertà.



Fonte: 




Esplode fabbrica di fuochi d'artificio

Bilancio provvisorio: un morto, 8 feriti 3 dispersi. Tragedia nel pescarese 

 

L'incidente in contrada Villa Cipressi a Città Sant'Angelo, lungo la strada che porta a Elice. Tre esplosioni: la prima intorno alle 10.30, poi altri due scoppi, uno dei quali ha investito i soccorritori. Scenario da guerra nell'aria circostante: calcinaci, macerie e campi in fiamme. Sul posto i vigili del fuoco e il nucleo elicotteri per domare le fiamme partite dall'espolisione. Il morto è un ragazzo di 22 anni: Alessio Di Giacomo, 22 anni, figlio del proprietario della fabbrica (attualmente disperso insieme ad altre 2 persone, anche loro parenti). Disperso il padre Mauro (45) e altri due parenti: Roberto (39) e Federico (50). Le ricerche non riprenderanno prima dei due giorni necessari per bonificare l'area dell'esplosione.

 


  • da Il Centro 17.13
    Il 118: "Nessuna speranza di trovare i dispersi". «Purtroppo non abbiamo più speranze che trovare solo i resti dilaniati dei corpi dei tre dispersi». Lo ha detto il dottor Emanuele Cherubini, responsabile provinciale del 118 di Pescara che sta coordinando i soccorsi in collaborazione con le forze dell'ordine.
     
  • da Il Centro 17.12
    Sospese le ricerche: prima occorre bonificare la zona. Considerate le condizioni della zona non è possibile proseguire le ricerche dei tre dispersi se non dopo la bonifica. "I tempi previsti per la bonifica sono di 3-4 giorni e bisogna tenere conto che c’è un deposito di polvere pirica pericolosissima non coinvolto dall’incendio e la zona continua ad essere pericolosa", ha dichiarato il procuratore aggiunto Cristina Tedeschini, titolare dell'inchiesta. "Cercheremo di fare tutto il possibile", ha aggiunto, "per ricostruire la dinamica, compatibilmente con i tempi tecnici.  È una ditta antica e molto seria". Le indagini saranno portate avanti da carabinieri, artificieri e vigili del fuoco.
     
  • da Il Centro 17.12
    Il bilancio: un morto e 8 feriti. I soccorritori: poche speranze per i dispersi. È di un morto (Alessio Di Giacomo, 22 anni), 3 dispersi e 8 feriti il bilancio al momento dell’esplosione avvenuta in una fabbrica di fuochi d’artificio a Pescara. Tra i feriti, due sono gravi ma non in pericolo di vita. Secondo i soccorritori le probabilità di ritrovare in vita i dispersi sono basse.
     
  • da Il Centro 16.49
    Il sindaco di Città Sant'Angelo: ''Scena mai vista, sembra un bombardamento''

  • da Il Centro 16.11
    Alessio è stato ucciso dalla seconda esplosione. Alessio Di Giacomo, figlio del titolare della ditta, Mauro, attualmente disperso, è stato soccorso dopo la prima esplosione dal personale del 118, racconta Emanuele Cherubini. Gli è stato detto di stare lontano dalla zona interessata al boato ma lui ha comunque voluto raggiungere l’area ed è stato investito dalla seconda esplosione che lo ha travolto.
     
  • da Il Centro 16.09
    Sequestrata l'area dell'esplosione, apert un'inchiesta. La Procura di Pescara, ha riferito il procuratore aggiunto Cristina Tedeschini, anche lei a Villa Cipressi dopo l’esplosione insieme al pm Giusti, ha aperto un fascicolo per incendio colposo, disastro colposo e omicidio colposo forse plurimo, considerato che ci sono tre dispersi. L’area è stata sottoposta a sequestro. Si tratta, è stato spiegato, anche di un’area di deposito giudiziario: qui venivano depositati i botti illegali sequestrati dalle forze dell’ordine.
     
  • da Il Centro 15.52
    I vigili del fuoco: "C'è il rischio di nuove esplosioni".

  • da Il Centro 15.44
    Otto le persone presenti nel luogo dell'esplosione: un morto e tre dispersi. Le forze dell'ordine hanno così ricapitolato le presenze sul luogo della tragedia. Nel corpo fabbrica c'erano i tre Di Giacomo al momento ancora dispersi: Mauro (45), Roberto (39) e Federico (50). Nel corpo uffici, c'erano altri tre appartenenti alla famiglia: Gianmarco, Giordano (che ai soccorritori ha detto di essersi salvato gettandosi nel bunker di salvataggio) e Alessio, unica vittima finora accertata della tragedia. Salvi quindi la nonna della vittima e la badante entrambe nell'abitazione a fianco agli uffici.
     
  • da Il Centro 15.08

    Lo scenario apocalittico di contrada Villa Cipressi dopo l'esplosione
    da Il Centro on Jul 25, 2013 at 1:08 PM

  • da Il Centro 14.32

    Una casa sventrata dall'esplosione nella fabbrica di fuochi d'artificio
    da Il Centro on Jul 25, 2013 at 12:31 PM

  • da Info a cura di Il Centro 14.20
    In campo anche molti volontari. Tra gli uomini che stanno intervenendo ci sono anche molti volontari della protezione civile che si stanno occupando di circoscrivere le fiamme nelle zone adiacenti all'esplosione.
     
  • da Il Centro 14.18
    Canadair in azione per domare l'incendio. Si sta sviluppando un grosso incendio a nord della collina dove è esplosa la fabbrica Di Giacomo. Le fiamme stanno aggredendo ulivi e bosco infatti la Guardia forestale ha chiesto l'arrivo del Canadair per spegnere l'incendio. Sul luogo del disastro è arrivato anche il prefetto di Pescara, D'Antuono e in precedenza era arrivato anche il Questore, Paolo Passamonti. Proseguono intanto le operazioni di spegnimento dei focolai dentro gli edifici e nei luoghi più a rischio sono all'opera gli artificieri.
     
  • da Il Centro 14.12
    Nuovo bilancio: i feriti sono 8, due in prognosi riservata. Sono otto, secondo fonti ospedaliere, i feriti portati nei nosocomi di Pescara e di Penne (Pescara) dopo le prime cure nel posto medico avanzato allestito nei pressi del luogo dell'esplosione. Due di loro sono in prognosi riservata a Pescara. I rimanenti, meno gravi, a Penne. Sia nell' ospedale pescarese sia in quello di Chieti i reparti di rianimazione sono pronti per accogliere eventuali feriti gravi.
     
  • da Il Centro 14.09
    I dispersi appartengono tutti alla famiglia Di Giacomo. Gli investigatori in questi minuti hanno confermato che sono tre le persone attualmente disperse dopo l'esplosione della fabbrica di fuochi d'artificio di Villa Cipressi. Si tratta del titolare dell'azienda, Mauro Di Giacomo, di Federico Di Giacomo (fratello del titolare) e di Roberto Di Giacomo anche lui parente del proprietario.
     
  • da Il Centro 14.07
    Oltre cento uomini impegnati nei soccorsi. In zona stanno operando un centinaio di uomini con mezzi aerei e terrestri. In alcune zone limitrofe la fabbrica di fuochi d'artificio ci sono ancora fuoco e fiamme su cui stanno lavorando i Vigili del Fuoco. A Villa Cipressi sono arrivati i vertici provinciali delle forze dell'ordine con a capo del questore di Pescara Paolo Passamonti.
     
  • da Il Centro 13.41
    Vigile del fuoco investito da un'esplosione. Tra i feriti in gravi condizioni c'è anche un Vigile del Fuoco, trasferito con l'elisoccorso all'ospedale civile di Pescara. Il vigile, secondo le prime informazioni, è stato investito dalle macerie di una seconda esplosione della fabbrica. Il Vigile era con la camionetta a 20 metri dal fabbricato. Secondo una prima ricostruzione ha riportato fratture e un trauma grave all' addome. In zona stanno operando un centinaio di uomini con mezzi aerei e terrestri. In alcune zone limitrofe la fabbrica di fuochi d'artificio ci sono ancora fuoco e fiamme su cui stanno lavorando i Vigili del Fuoco. A Villa Cipressi sono arrivati i vertici provinciali delle forze dell'ordine con a capo del questore di Pescara Paolo Passamonti.

  • da Il Centro 13.38
    I parenti dei dipendenti assistiti dalla Croce rossa. I parenti dei dipendenti sono stati radunati dalla Croce rossa in un centro d'accoglienza. Sistemati sotto un gazebo sono assititi con acqua e viveri
     
  • da Il Centro 13.28
    Ecco Alessio Di Giacomo, 22 anni, il ragazzo morto nella fabbrica esplosa

  • da Il Centro 13.26
    Trovata illesa 92enne considerata dispersa. È stata trovata miracolosamente illesa l'anziana di 92 anni che in un primo tempo era stata data per dispersa nel crollo della fabbrica-palazzina saltata in aria a Villa Cipressi. L'anziana era in un'ala che ha resistito all'urto e ora è stata portata nel piccolo ospedale da campo della Misericordia di Pescara.

  • da Il Centro 13.25
    Il morto è il figlio del proprietario della fabbrica. La persona morta, il cui corpo è stato estratto dalle macerie, è Alessio Di Giacomo, 22 anni, nato ad Atri e residente a Città Sant'Angelo. Il giovane è il figlio del proprietario della fabbrica. Anche i tre dispersi (ma il bilancio potrebbe non essere definitivo) apparterrebbero allo stesso nucleo familiare: sarebbero fratelli e nipoti dei Di Giacomo.
     
  • da Il Centro 13.19
    Nuovo bilancio: un morto, sei feriti e tre dispersi. Per le forze dell'ordine è ancora difficile fare un bilancio della sciagura di Villa Cipressi. Secondo il capitano della compagnia di Montesilvano, Enzo Marinelli, "la situazione può cambiare di momento in momento però è accertato che il morto è un giovane della famiglia Di Giacomo di circa 20 anni, che in totale ci sono 6 feriti e che risultano tre dispersi". Non è chiaro se un'anziana donna che viveva in un'ala del fabbricato saltato in aria sia stata considerata tra i dispersi o meno.
     
  • da Il Centro 13.17
    Quattro vigili del fuoco feriti. I vigili del fuoco, impegnati nelle operazioni di soccorso nella fabbrica di fuochi artificiali di Picciano, sono rimasti feriti (uno in modo più serio, gli altri più lievemente) da una delle esplosioni che hanno seguito la prima e il divampare delle fiamme. La violenta onda d’urto avrebbe gravemente danneggiato anche un loro automezzo.
     
  • da Il Centro 13.10
    Ecco come è ridotta la collina dove si trovava la fabbrica di fuochi d'artificio (foto Giampiero Lattanzio)

  • da Il Centro 12.58
    Uno dei detriti ritrovato intorno alla fabbrica esplosa nel pescarese

  • da Il Centro 12.57
    Mezza collina rasa al suolo dall'esplosione. Mezza collina rasa al suolo, pezzi di cemento, mattoni, tegole sparse nel raggio di almeno un chilometro, campi, sterpaglie e perfino olivi in fiamme. lo spettacolo tremendo che accoglie il cronista in contrada Villa Cipressi di Città Sant'Angelo (Pescara) e non Elice (come scritto in precedenza). Sul luogo della fabbrica-deposito di petardi della ditta Di Giacomo, i Vigili del Fuoco sono ancora al lavoro per spegnere le fiamme. Continuano ad arrivare ambulanze ed elicotteri.
     
  • da Il Centro 12.54
    I vigili lottano con le fiamme per evitare una quarta esplosione. Soccorritori impegnati allo stremo per evitare una quarta esplosione a Villa Cipressi di Città Sant'Angelo (Pescara). La fabbrica era composta da diversi capannoni. In uno di questi, non ancora raggiunto dalle fiamme, c'è un deposito di polvere pirica

  • da Il Centro 12.54
    La Procura: almeno un morto, e tre feriti gravi. È di almeno un morto il bilancio dell'esplosione avvenuta nella fabbrica di fuochi d'artificio di Città Sant'Angelo (Pescara). Così acomunica la procura di Pescara che parla anche di tre feriti gravi. Secono alcune fonti però il bilancio sarebbe molto più pesante

  • da Il Centro 12.53
    Esplode fabbrica di fuochi d'artificio nel Pescarese. Violenta esplosione in una fabbrica di fuochi d’artificio nel pescarese, a Villa Cipressi di Città Sant’Angelo (Pescara). Al momento, secondo quanto riferito dai vigili del fuoco, circa 6 persone risultano disperse. Un primo scoppio è avvenuto alle 10.30 ma poi ci sono state altre due esplosioni. Una di queste avrebbe colpito anche una squadra dei vigili del fuoco intervenuta sul posto per i soccorsi. Danneggiati degli edifici nell’area circostante, fiamme nei campi circostanti
     
  • da Il Centro 12.30
    Macerie a chilometri di distanza. La forza dell'esplosione è stata tale da far sì che detriti e pezzi di cemento siano arrivati a quasi un chilometro dalla ditta. Distrutte anche le cappelle del vicino cimitero
     
  • da Il Centro 12.23
    I vigili del fuoco: decine di chiamate, come se vi fosse stato un terremoto. Sono decine le richieste di intervento arrivate al 118 di Pescara dopo l’esplosione avvenuta in una fabbrica di fuochi d’artificio. Il boato, avvertito anche a oltre 20 chilometri di distanza, ha provocato crisi di panico e stati d’ansia, soprattutto nelle persone anziane, e una situazione generale di agitazione, spiega il 118, simile a quella provocata da un terremoto.
     
  • da Il Centro 12.17
    Le esplosioni sono state tre. Sono tre le esplosioni che hanno distrutto la fabbrica di fuochi d'artificio. La fabbrica è ancora in fiamme. Le case di Villa Cipressi hanno riportato molti danni: intonaci rotti e vetri spaccati.
     
  • da Il Centro 12.15

    I vigili del fuoco domano le fiamme partite dopo l'esplosione (foto di Pietro Lambertini)
    da Il Centro on Jul 25, 2013 at 10:15 AM

  • da Il Centro 12.14
    Estratto il primo cadavere dalle macerie. La questura di Pescara ha comunicato poco fa che è stato estratto dalle macerie della fabbrica di fuochi di artificio saltata in aria un morto, di cui si ignora l'identità. Sempre secondo la questura ci sono tre feriti gravi, in corso di ricovero in ospedale.

  • da Il Centro 11.58
    Le prime ambulanze arrivate sul luogo dell'esplosione (foto Giampiero Lattanzio)

  • da Il Centro 11.57

    I carabinieri: i dispersi sono sette. È di sette dispersi e non sei il bilancio provvisorio dell'esplosione nel pescarese. Lo ha confermato il comando dei carabinieri che sta operando in zona. Sul posto sono in arrivo altre unità dei Vigili del Fuoco.
  • da Il Centro 11.53

    Incendi e macerie intorno all'area dell'esplosione. Scenario da guerra nell'area dove è saltata in aria questa mattina una fabbrica di fuochi d'artificio nel pescarese nel comune di Elice. La zona è già interdetta al traffico privato, macerie e calcinacci intorno all'area, campi in fiamme stanno bruciando intorno alla fabbrica. Un'autentica scena apocalittica.

  • da Il Centro 11.51
    Allestito l'ospedale da campo. Il 118 ha mandato quattro ambulanze alla fabbrica di fuochi d’artificio di Villa Cipressi di Città Sant’Angelo, nel pescarese. Sul posto anche l’elisoccorso, mentre, in coordinamento con la prefettura, il 118, sta allestendo anche un posto medico avanzato.

  • da Il Centro 11.48
    Boato avvertito fino a 20 chilometri di distanza. L'allarme è partito dopo che è stato avvertito un boato, sentito anche a Pescara, cui è seguito un incendio che ha formato una densa nube di fumo. Un primo scoppio è avvenuto alle 10.15, poi c’è stata una seconda esplosione che ha colpito anche una squadra dei vigili del fuoco che era intervenuta sul posto per i soccorsi
     
  • da Il Centro 11.47
    IL fumo provocato dall'esplosione della fabbrica di fuochi d'artificio

  • da Il Centro 11.45
    L'esplosione in contrada Villa Cipressi. L'incidente è avvenuto a Città Sant'Angelo (Pescara) lungo la strada che porta a Elice. Una fabbrica di fuochi d'artificio, la Pirotecnica abruzzese di Mauro DI Giacomo, è saltata in aria intorno alle 10.15
     
     
     
     
     
    Fonte:
     


MUSIC FOR PEACE, LA SITUAZIONE SI SBLOCCA

25 luglio 2013

Stefano Rebora, di Music for Peace
Stefano Rebora, di Music for Peace

Genova - Buone notizie per i cinque volontari della onlus genovese Music For Peace: secondo quanto postato poco prima delle 15 sulla loro pagina Facebook , avrebbero ricevuto «il permesso dell’intelligence che permetterebbe alla carovana di entrare a Gaza sabato mattina».
Ieri, dopo essere riusciti a uscire con i loro carichi da Alessandria d’Egitto, sono stati di nuovo bloccati al confine di Rafah, tra Egitto e Striscia di Gaza: «La dogana mette in dubbio che alcuni materiali siano per ospedali, tra questi l’ambulanza, i letti e i giochi per i bambini - aveva raccontato al secoloxix.it un’esausta Valentina Gallo - Sono 32 giorni che cerchiamo di portare avanti la nostra missione umanitaria, abbiamo cinque container pieni di materiale sanitario, ma per i doganieri non è valido».
Dopo essere partiti nella notte di domenica da Alessandria alla volta di El Arish, una delle città egiziane considerate tra le più pericolose, i cinque volontari erano rimasti bloccati in un albergo per i disordini nella città: «L’usciere dell’hotel è stato ucciso poco prima che arrivassimo, la situazione qui è pericolosa, non possono bloccarci in questo posto».
Sulle difficoltà incontrate dai volontari genovesi era intervenuto fra gli altri anche Mario Tullo, deputato del Partito Democratico, che si era unito agli appelli lanciati nelle scorse ore dai sindaci di Genova e Milano, Marco Doria e Giuliano Pisapia, e dalla sezione genovese del Movimento 5 Stelle: «Con il collega Arturo Scotto stiamo seguendo la vicenda e siamo in costante contatto con i volontari. Abbiamo sollecitato il ministero degli Esteri e la nostra ambasciata al Cairo, che ha consentito ai volontari di ottenere i permessi per lasciare dopo molti giorni Alessandria d’ Egitto per portare aiuti a Gaza».

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