Perchè questo nome:

Credo che la verità vada urlata contro ogni indifferenza mediatica e delle coscienze. Perciò questo è uno spazio di controinformazione su tutto ciò che riguarda le lotte sociali. Questo blog è antisionista perchè antifascista. Informatevi per comprendere realmente e per resistere.

Donatella Quattrone


mercoledì 21 agosto 2013

DAMASCO SOTTO LE BOMBE. L'ACCUSA: "OLTRE 1000 MORTI, IL REGIME USA GAS TOSSICI".



I Comitati di coordinamento locale anti-regime nella regione di Damasco denunciano l’ennesima strage che sarebbe stata compiuta dalle forze del regime di Assad. Sarebbero oltre mille infatti le vittime dell’ultimo bombardamento aereo in cui, stando alle non ancora verificabili testimonianze degli attivisti, sarebbero state usate armi chimiche. L’aviazione avrebbe infatti lanciato non meglio specificati gas tossici contro la popolazione civile. Il regime, ovviamente, smentisce; la Lega Araba ha fatto pressione affinché gli ispettori Onu si rechino nella regione e approfondiscano quanto accaduto. Proprio in questi giorni gli ispettori sono infatti in missione a Damasco per verificare l’uso o meno di armi chimiche. E questa concomitanza, secondo il regime, non sarebbe una coincidenza: la denuncia dei gruppi armati sarebbe quindi solo “un tentativo di ostacolare il lavoro degli ispettori dell’Onu sulle armi chimiche”, secondo quanto riportato dalla tv di Stato Sana. Fonti militari riferiscono che l’attacco – in cui non sono state usate armi chimiche – è l’operazione “più massiccia dall’inizio del conflitto”, che è stato rivolto “ai jihadisti e ai terroristi” e che rappresenta “soltanto l’inizio”.


ATTENZIONE: IMMAGINI CRUDE.





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GERUSALEMME: DEMOLITO IL VILLAGGIO BEDUINO DI BEIT HANINA

martedì 20 agosto 2013

Dal blog di Samantha Comizzoli: http://samanthacomizzoli.blogspot.it/

Il 19 giugno ero stata con l'ISM al villaggio beduino di Beit Hanina, Gerusalemme. Avevano trovato per terra un ordine di demolizione. Nel villaggio c'erano 53 persone, delle quali 30 circa bambini. Il più piccolo ha un anno, la più grande ha 17 anni.
Ieri, 19 agosto, alle ore sei del mattino Israele è arrivato. Sono arrivati con 38 jeeps, 200 soldati armati, due cani e due bulldozer. Hanno dapprima circondato il villaggio, poi hanno mollato i due cani per far scappare il bestiame. Poi sono entrati nelle tende e hanno fatto uscire gli abitanti. Sotto la minaccia delle armi li hanno chiusi in tre cerchi: uno per i bambini, uno per le donne e uno per gli uomini. E hanno fatto partire i bulldozer. I bulldozer hanno raso al suolo tutto, tutte le case, tutto quello che contenevano. Fino alle nove del mattino le persone sono state tenute in quei tre cerchi con le armi puntate.
Una volta finita la distruzione, hanno comunicato al capovillaggio che entro mercoledì prossimo devono sgomberare tutte le macerie e se non lo faranno dovranno pagare una multa di 70,000 shekel più le spese dei bulldozer più le spese per l'intervento dei soldati. Se non pagheranno, lui verrà arrestato.
53 persone che non hanno più nulla, che non hanno un posto dove andare. 53 persone che rappresentano, per me, la parola "pace".
Non hanno più nè acqua, nè elettricità, nè le loro cose. Nulla. Oggi c'hanno offerto del tè... mentre eravamo seduti per terra fra le macerie, c'è caduta addosso una lamiera che ha rovesciato il tè.... Le loro facce... erano dispiaciute, umiliate. Quei visi pieni di dignità che oggi mi hanno detto "noi resisteremo, ci dovremo dividere... i bambini li abbiamo mandati lontani e non possono nemmeno andare a scuola, saremo tutti divisi, ma resisteremo, abbiamo sempre vissuto qui..."
Quei visi, oggi, avevano le lacrime...
Ho chiesto al capovillaggio che messaggio volesse mandare al mondo, mi ha detto : "non dimenticatevi di noi".
Ora, lacrime a parte, prego voi tutti che state leggendo di trovare la forza per fare un atto di coraggio: riconoscere che questo fatto, come altri, ma più degli altri è testimonianza che Israele sta perpetrando un genocidio, una pulizia etnica, che Israele è il nazismo.




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