Lettera di Fagiolino da Rebibbia. In decine e decine di carceri i
detenuti e le detenute protestano per riconquistare la libertà. Urlano
AMNISTIA! Indulto, Misure alternative, qualunque cosa li faccia uscire
dal carcere. A questo problema di base si aggiungono i problemi locali:
l'acqua che manca, le docce che non funzionano, il vitto immangiabile, i
generi del "sopravvitto" dai prezzi troppo alti, e tanto altro. Le
proteste si articolano con battiture delle sbarre più volte al giorno,
con scioperi del vitto (sciopero del carrelllo), fino a veri scioperi
della fame. E' necessario che il movimento sia al loro fianco per
comunicare alla società questa lotta che i media silenziano, per imporre
al governo provvedimenti urgenti necessari a far uscire dal carcere
molti detenuti e attenuare il sovraffollamento.
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