Perchè questo nome:

Credo che la verità vada urlata contro ogni indifferenza mediatica e delle coscienze. Perciò questo è uno spazio di controinformazione su tutto ciò che riguarda le lotte sociali. Questo blog è antisionista perchè antifascista. Informatevi per comprendere realmente e per resistere.

Donatella Quattrone


lunedì 26 agosto 2013

TRE PALESTINESI UCCISI A QALANDIYA IN UN RAID D'ISRAELE

 lunedì 26 agosto 2013 08:21




AGGIORNAMENTO ore 19
GLI STATI UNITI NEGANO CANCELLAZIONE INCONTRO

L'amministrazione americana ha negato la notizia secondo la quale l'ANP avrebbe sospeso l'incontro di oggi a Gerico con il team di negoziatori israeliano: "Nessun meeting è stato cancellato", ha detto la portavoce del Dipartimento di Stato. L'annuncio della cancellazione era stato dato da alcune fonti dell'ANP.


AGGIORNAMENTO ore 14.30
L'ANP SOSPENDE IL NEGOZIATO

Funzionari dell'Autorità Palestinese hanno annunciato la cancellazione dell'incontro con il team di negoziatori israeliani, previsto oggi a Gerico, a causa dell'uccisione dei tre giovani del campo di Qalandiya.



dalla redazione

  Qalandiya (Ramallah), 26 agosto 2013, Nena News - Tre palestinesi sono stati uccisi e oltre 20 feriti in scontri con la guardia di frontiera israeliana avvenuti questa mattina intorno alle 5 locali (le 4 in Italia) al campo profughi di Qalandiya, tra Gerusalemme e Ramallah.

Gli scontri, hanno riferito testimoni, sono seguiti a un raid di unità speciali israeliane per arrestare un "ricercato" all'interno del campo profughi. Si tratta di un palestinese rilasciato appena un mese fa. Non è chiaro se sia stato effettivamente arrestato dalle forze di occupazione.
I tre uccisi sono Younes Abu Sheikh, 23 anni, Robin Zayed, 34, e Jihad Aslan 27.

Le guardie di frontiera israeliane, secondo i medici palestinesi, hanno fatto uso di proiettili veri quando hanno aperto il fuoco sui manifestanti che protestavano per il raid. Il portavoce della polizia israeliana ha detto "di non avere informazioni a riguardo".
L'Autorità Palestinese ha chiesto la creazione di un comitato di inchiesta internazionale che indaghi sull'uccisione dei tre giovani palestinesi, così da fare pressioni su Israele e costringerlo a rispettare il diritto internazionale e i diritti umani del popolo palestinese. "Israele agisce senza assumersene la responsabilità - ha detto il portavoce dell'ANP, Ihab Bsaiso - Dimostra ancora una volta di non essere interessato al processo di pace".

Qualche giorno fa a Jenin i soldati israeliani avevano ucciso un altro giovane palestinese in scontri avvenuti durante una operazione di unita' speciali all'interno del campo profughi della citta'.

Sono 14 i palestinesi uccisi dall'inizio del 2013 in scontri con polizia ed Esercito di Israele, contro i tre registrati nello stesso periodo dello scorso anno. Nena News 



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La morte di Carlo Picchiura


La morte di Carlo Picchiura

Si è spento ieri a Bologna il compagno Carlo Picchiura, nato a Brescia. Militante delle Brigate Rosse fin dall'inizio degli anni'70, era stato arrestato a Padova nel 1975 dopo un conflitto a fuoco con una pattuglia della polizia in cui rimase ucciso un agente.
Una malattia cattiva, la sla, se l'è portato via in pochi mesi. Schivo, quasi timido nei modi, tanto che non sembra possibile trovare una sua foto in Rete, ma dotato di grande determinazione, appassionato naturalista ed etologo, aveva dato un grande contributo al libro Polirica e rivoluzione, uscito nel 1983 dal processo di Torino, firmato - come si usava allora - dai militanti presenti nel processo (Prospero Gallinari, Bruno Seghetti, Francesco Piccioni, Andrea Coi), ma opera collettiva con cui le Br prendevano le distanze teoriche dalle teorie del "Partito Guerriglia".
Una vita in carcere, anche per lui, che lo aveva visto tornare in libertà solo negli anni '90, quando una classe politica incapace di chiudere quella stagione con l'unico strumento giuridico all'altezza dello scontro - l'amnistia - scelse di aprire le porte ai prigionieri politici con la "legge Gozzini"; ovvero uno alla volta, in tempi quasi individualizzati, senza alcuna riflessione pubblica.
Ciao Carlo, che la terra ti sia lieve.



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