Aggiornamento ore 11.30:
Le camionette e i blindati che si erano posizionati nel pressi del
campeggio di Venaus sono andati via. Intanto è stata annunciata una conferenza stampa alle ore 16
di oggi, presso la Comunità Montana a Bussoleno. Una conferenza alla
quale prenderanno parte, tra gli altri, il presidente della comunità
montana Sandro Plano e il sindaco di Venaus, Nilo Durbiano. Nel
frattempo, giungono notizie più dettagliate rispetto alle perquisizioni
di questa mattina. Per il momento risultano essere state perquisite e
indagate un totale di 12 persone, tutte del comitato di Lotta popolare
di Bussoleno: Luca di Bruzolo, Giulia, Martina, Lorenzo e William di
Bussoleno, Andrea di Mompantero, mentre Rubina, Davide, Mattia B, Ruben,
Dana, Mattia M. sono residenti a Torino.
Corrispondenze da Radio Onda d'Urto:
Se il buongiorno si vede dal mattino...
ORA TIRANO FUORI "TERRORISMO E EVERSIONE"!
Decine di perquisizioni sono in corso da questa mattina in Val Susa e a Torino ai danni di divers* compagn* del Comitato di Lotta Popolare.
Perquisiti anche i locali dell'Osteria La Credenza di Bussoleno. Un
luogo di ritrovo e aggregazione conosciuto e frequentato da centinaia di
persone (notav e non solo) viene di fatto additato come luogo di oscure
trame... Perché l'articolo indicato nei mandati che accompagnano
l'ennesima "operazione" targata Padalino & co. sono il 280 comma 1
n.3 cp e 10 e 121. 497/74, quello che indica "l'attentato con finalità
terroristica e di eversione"
I reati contestati farebbero
riferimento alla sera del 10 luglio, quando, tra molte altre iniziative,
si verificò anche un'iniziativa al cantiere di Chiomonte, con taglio di
reti.
Nei mandati si legge la volontà di ritrovare nelle case
degli indagati [citiamo a braccio] "materiale esplosivo, contundente,
atto al taglio di recinzioni e supporti audio-visivi e digitali che
permettano il riconoscimento di eventuali complici". Come al solito sono
stati sequestrati computer e altri dispositivi tecnologici di
comunicazione. Così commenta ironico uno dei compagni perquisiti:
“cercavano armi, si son presi computer e I-Phone”...
Ma aldilà
delle battute, si profila un salto di qualità nell'operato dei Pm con
l'elmetto. Non fanno arresti o misure disciplinari ma, quatti quatti,
iniziano a far trapelare la possibilità di nuove maxi-inchieste con
imputazioni gravissime che, anche in assenza di prove, possono
permettere lunghe detenzioni cautelari. Evidentemente, non gli basta la
figura di merda fatta con gli arresti della scorsa settimana (già
tradotti ai domiciliari) e continuano a puntare in alto, verso la madre
di tutte le imputazioni che Magistrati di questo calibro sognano
proprinare alle lotte sociali e ai movimenti, specie quando questi non
abbassano la testa!
Questo ennesimo atto intimidatorio - vera e
propria provocazione - non deve lasciarci indifferenti e necessita una
risposta determinata e corale del movimento, in difesa di quest*
compagn* e di un luogo di aggregazione che è di tutti i Notav...
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