Appennino modenese.
Questi borghi oggi fanno parte del comune di Palagano ma, durante la guerra, facevano parte del comune di Montefiorino.
Questi borghi oggi fanno parte del comune di Palagano ma, durante la guerra, facevano parte del comune di Montefiorino.
Nei primi giorni di marzo del 1944 si erano avuti in queste zone diversi scontri fra partigiani e soldati nazifascisti, conclusisi con la morte di circa una decina di fascisti e un ufficiale nazista.
I tedeschi decidono quindi di intervenire in modo massiccio, con una imponente rappresaglia per ostacolare il diffondersi del partigianato, e inviano nella zona un reparto di paracadutisti della divisione corazzata Hermann Goring, sotto il comando del capitano Kurt Cristian von Loeben, e reparti della G.N.R. di Modena.
Questi il 18 marzo circondano la valle all’alba e danno inizio al cannoneggiamento delle frazioni di Monchio, Susano e Costrignano. A causa dei bombardamenti agli abitanti è resa praticamente impossibile la fuga.
I tedeschi decidono quindi di intervenire in modo massiccio, con una imponente rappresaglia per ostacolare il diffondersi del partigianato, e inviano nella zona un reparto di paracadutisti della divisione corazzata Hermann Goring, sotto il comando del capitano Kurt Cristian von Loeben, e reparti della G.N.R. di Modena.
Questi il 18 marzo circondano la valle all’alba e danno inizio al cannoneggiamento delle frazioni di Monchio, Susano e Costrignano. A causa dei bombardamenti agli abitanti è resa praticamente impossibile la fuga.
Alle cannonate fa seguito la rappresaglia con i mezzi corrazzati, i quali entrano nei borghi dando inizio a un vero e proprio massacro. Vengono risparmiati inizialmente, per essere poi fucilati nel pomeriggio a Monchio, solo alcuni uomini necessari al trasporto del frutto delle razzie.
Alla fine di quello che viene definito uno sterminio a tutti gli effetti, si conteranno 139 civili morti.
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