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Donatella Quattrone


giovedì 25 luglio 2013

MUSIC FOR PEACE, LA SITUAZIONE SI SBLOCCA

25 luglio 2013

Stefano Rebora, di Music for Peace
Stefano Rebora, di Music for Peace

Genova - Buone notizie per i cinque volontari della onlus genovese Music For Peace: secondo quanto postato poco prima delle 15 sulla loro pagina Facebook , avrebbero ricevuto «il permesso dell’intelligence che permetterebbe alla carovana di entrare a Gaza sabato mattina».
Ieri, dopo essere riusciti a uscire con i loro carichi da Alessandria d’Egitto, sono stati di nuovo bloccati al confine di Rafah, tra Egitto e Striscia di Gaza: «La dogana mette in dubbio che alcuni materiali siano per ospedali, tra questi l’ambulanza, i letti e i giochi per i bambini - aveva raccontato al secoloxix.it un’esausta Valentina Gallo - Sono 32 giorni che cerchiamo di portare avanti la nostra missione umanitaria, abbiamo cinque container pieni di materiale sanitario, ma per i doganieri non è valido».
Dopo essere partiti nella notte di domenica da Alessandria alla volta di El Arish, una delle città egiziane considerate tra le più pericolose, i cinque volontari erano rimasti bloccati in un albergo per i disordini nella città: «L’usciere dell’hotel è stato ucciso poco prima che arrivassimo, la situazione qui è pericolosa, non possono bloccarci in questo posto».
Sulle difficoltà incontrate dai volontari genovesi era intervenuto fra gli altri anche Mario Tullo, deputato del Partito Democratico, che si era unito agli appelli lanciati nelle scorse ore dai sindaci di Genova e Milano, Marco Doria e Giuliano Pisapia, e dalla sezione genovese del Movimento 5 Stelle: «Con il collega Arturo Scotto stiamo seguendo la vicenda e siamo in costante contatto con i volontari. Abbiamo sollecitato il ministero degli Esteri e la nostra ambasciata al Cairo, che ha consentito ai volontari di ottenere i permessi per lasciare dopo molti giorni Alessandria d’ Egitto per portare aiuti a Gaza».

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