Comunicato dell'Assemblea Nazionale
Dalla solidarietà alla Lotta Internazionalista - al fianco della Resistenza Palestinese
Siamo in dirittura d'arrivo in una
fase che segnerà una nuova partenza: la solidarietà con la Palestina a livello
nazionale ha intrapreso un percorso nel tentativo di sostenere la lotta di
liberazione dall'occupazione israeliana perpetrata impunemente, rintracciando
le strategie per appoggiare la Resistenza palestinese.
In tal senso
sono stati organizzati tre convegni nazionali
nei quali si è costruita una piattaforma di lotta che ribadisse con chiarezza
alcuni punti fondamentali in appoggio ai diritti del popolo palestinese. Già
nel primo incontro sono state approvate due mozioni, una relativa al sostegno
alle lotte dei prigionieri, l'altra per indire una manifestazione nazionale che
potesse finalmente esplicitare un nuovo linguaggio, che parli di sostegno alla
Resistenza e che condanni gli accordi malevoli che invece mirano alla resa.
Inizialmente
si era ipotizzato di organizzarla a Roma, successivamente si è convenuto per
spostarla a Torino, in vista del post-annunciato vertice tra Italia-Israele che
si sarebbe dovuto tenere nel capoluogo piemontese: un'occasione rilevante sia
per costruire una forte contestazione contro un governo che stringe accordi di
morte con il sionismo, sia per ribadire il nostro sostegno alla Resistenza
palestinese, tra l'altro a ridosso della giornata internazionale di
solidarietà con la Palestina che si celebra il 29 novembre.
Tutto questo
non solo si è realizzato, grazie alla campagna per la mobilitazione generale
che si è creata attorno alla piattaforma proposta, ma sta anche avendo
prospettive di più ampia portata. Il 30 novembre saremo a Torino anche per dire
no al Piano Prawer
insieme alle compagne ed ai compagni palestinesi che nello stesso giorno
organizzeranno manifestazioni di protesta a Gaza e a Ramallah.
Saremo
inoltrea Torino per condannare lo stesso governo italiano che si piega alle
logiche imperialiste dimostrando la sua sudditanza al governo fascista turco sequestrando il compagno Bahar
Kimyongur, militante del movimento della Tayad, impegnato contro le
guerre neocolinialiste del regime turco e nel sostegno delle classi oppresse,
perché crediamo che l'internazionalismo sia far sentire la nostra vicinanza a
chi lotta per l'autodeterminazione dei popoli.
Le iniziative promosse per
costruire la mobilitazione hanno rilanciato in Italia un nuovo
fermento di solidarietà con la Palestina caratterizzato da chiare parole
d'ordine, come un nuovo fermento è oggi presente tra i palestinesi, sempre più
determinati ed ostinati a resistere, e che troveranno in noi un sostegno nella
loro lotta di liberazione.
Il 30
novembre dunque saremo a Torino, anche dopo aver appreso la notizia di un
probabile tour italiano itinerante di Netanyahu che lo vedrebbe spostarsi nella
capitale; nulla è cambiato rispetto al lavoro fatto e agli obiettivi
prefissati, che non sono né inseguire il boia sionista in giro per l'Italia né
tantomeno rincorrere gli eventi: le discriminazioni, gli assassini e gli
arresti in Palestina sono all'ordine del giorno, gli accordi tra sionismo ed
istituzioni ed i loro frutti sono sempre più capillari ed evidenti... E'
necessario agire contro queste dinamiche portando avanti una campagna che dia
progettualità ed obiettivi chiari all'impegno dei movimenti internazionalisti
che si schierano contro la colonizzazione sionista della regione araba.
Riteniamo
che a pochi giorni dall'appuntamento Roma non possa essere in grado di
sostenere e riprendere in mano quello che invece è stato già costruito a e per
Torino; allo stesso tempo siamo convinti di voler dare rilevanza a quanto
abbiamo costruito insieme, per dar respiro ad una piattaforma di lotta e
resistenza contro il sionismo chiara e netta, sicuri anche che la disponibilità
data per la logistica e la gestione di tutti gli impegni presi resterà salda
sia a Torino sia nel resto delle città in cui si sta continuando a lavorare.
Forse lo
spirito della manifestazione non era o non è chiaro a tutti, ma spostarla con
il solo scopo di essere presumibilmente nella stessa città in cui sarà
Netanyahu significa mostrare una posizione politica fragile e precaria, volta
solo a tentare di risolvere le problematiche presenti a livello territoriale e
che non rientra nelle nostre logiche di internazionalismo.
Sappiamo che
quella del 30 novembre sarà solo una tappa, la strada è certo lunga, ma è stata
intrapresa e proseguiremo convinti che possa maturare dando dei frutti
concreti. Come diceva il compagno George Habash «La lotta contro l’impresa
sionista potrebbe durare un altro centinaio di anni; chi non ha la forza
necessaria dovrebbe farsi da parte».
Perciò
chiediamo a tutte le realtà che si sono adoperate nel costruire insieme questa
“tappa” di continuare a sostenere il percorso che ci vedrà presenti in una
mobilitazione nazionale che prevederà la Manifestazione Nazionale il 30
novembre ed il seminario sul sionismo il 1° dicembre a Torino, una o più
giornate di contestazione attraverso presidi vicino ai luoghi della città in
cui si terranno gli incontri bilaterali con la presenza di Netanyahu.
Per noi
esiste un solo baricentro e non è a Torino, né a Milano, o Firenze, Salerno...
e nemmeno a Roma, ma nella Palestina occupata.
CON LA RESISTENZA PALESTINESE
CON I POPOLI CHE LOTTANO CONTRO L'IMPERIALISMO ED IL COLONIALISMO
CON I POPOLI CHE LOTTANO CONTRO L'IMPERIALISMO ED IL COLONIALISMO
TUTTE A TUTTI A TORINO IL 30 NOVEMBRE 2013
PER UNA GRANDE
MANIFESTAZIONE NAZIONALE
MANIFESTAZIONE NAZIONALE
Rete di solidarietà con la Palestina -
Milano
per l'Assemblea Nazionale
per l'Assemblea Nazionale
“Dalla solidarietà alla Lotta Internazionalista - al
fianco della Resistenza Palestinese”
Inviato da
admin il Ven, 22/11/2013 - 14:58
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