Perchè questo nome:

Credo che la verità vada urlata contro ogni indifferenza mediatica e delle coscienze. Perciò questo è uno spazio di controinformazione su tutto ciò che riguarda le lotte sociali. Questo blog è antisionista perchè antifascista. Informatevi per comprendere realmente e per resistere.

Donatella Quattrone


martedì 3 aprile 2012

Mario Salvi




 
Dal libro "In Ordine Pubblico" di autori vari - 2003 - curato da Paola Staccioli - Editore Associazione Walter Rossi

"In occasione dell'esame, da parte della Cassazione, del caso dell'anarchico Giovanni Marini, la sinistra rivoluzionaria organizza un presidio davanti alla sede della corte, il Palazzaccio di piazza Cavour a Roma. Condannato in appello a 9 anni di reclusione, Marini era accusato di aver reagito a un assalto fascista, disarmando il giovane missino Carlo Falvella del proprio coltello e ferendolo a morte durante la colluttazione. Il fatto era avvenuto nel luglio 1972 a Salerno, in un clima di forte tensione creato nella città dalle numerose azioni squadriste: aggressioni a militanti della sinistra, devastazioni di sedi politiche e incursioni nelle redazioni di giornali. Marini, che nel 1975 vinse il Premio Viareggio per la poesia con il volume E noi folli e giusti, prima dell'arresto era impegnato in una controinchiesta su un anomalo incidente stradale che nel 1970 aveva provocato la morte di cinque anarchici calabresi, nei pressi di Roma, dove si stavano recando per consegnare alcuni loro documenti, mai ritrovati, sulle stragi che iniziavano a insanguinare l'Italia. Il "caso Marini" assurse in quegli anni a simbolo dell'"antifascismo militante", producendo una mobilitazione molto sentita non solo nell'area anarchica e della sinistra rivoluzionaria, ma anche nel mondo della cultura.
Il 7 aprile 1976, dopo la conferma della condanna da parte della Cassazione, un gruppo di militanti dei Comitati Autonomi Operai decide di staccarsi dal presidio di piazza Cavour per effettuare un'azione contro il Ministero di Grazia e Giustizia. Vengono lanciate alcune bottiglie incendiarie, a puro scopo dimostrativo, verso il lato posteriore dell'edificio. L'agente di custodia Domenico Velluto, in servizio davanti al Ministero, si getta all'inseguimento dei giovani che fuggono. In via degli Specchi, ormai lontano dal luogo in cui erano state tirate le molotov, la guardia carceraria apre il fuoco uccidendo con un colpo alla nuca il giovane comunista Mario Salvi, 21 anni, militante del Comitato Proletario Zona Nord, struttura del quartiere di Primavalle legata all'Autonomia Operaia. Arrestato il 15 aprile su ordine del sostituto procuratore Gianfranco Viglietta con l'accusa di omicidio preterintenzionale, il secondino sarà scarcerato alla fine di agosto per motivi di salute e in virtù di un "sincero pentimento". L'8 luglio 1977 la Corte d'Assise lo assolverà per aver fatto uso legittimo delle armi. La sera stessa della sentenza, verso le 22, un giovane irrompe nella trattoria Sora Assunta, nei pressi di Campo de' Fiori, dove Velluto stava festeggiando, e spara contro di lui alcuni colpi di pistola. Il secondino ne esce indenne, ma i proiettili feriscono a morte un suo amico. Su questo episodio sono ancora in corso indagini giudiziarie da parte della magistratura.
Giovanni Marini, profondamente segnato dalla dura detenzione, è stato stroncato da un infarto nel dicembre 2001, a 59 anni."

Fonte:

1 commento:

  1. 7 Aprile 2012, Mario Salvi ...

    Sabato 7 Aprile alle ore 14,30 nell’anniversario dell’assassinio di Mario Salvi, il 7 aprile 1976, ci incontriamo sotto la lapide in Via degli Specchi (tra Campo dei Fiori e P.zza B. Cairoli) per ripulirla e deporre dei fiori per ricordare il sacrificio di un giovane proletario dei quartieri della periferia nord di Roma che lottava contro le ingiustizie e la prevaricazione dello stato che già si era fatto ordine supremo contro la libertà dei popoli , che la sua memoria sia sempre viva nelle lotte verso una società senza sfruttati, senza galere, senza frontiere .

    A seguire 7 A P R I L E tributo al compagno MARIO SALVI APPUNTAMENTO dalle ore 17 a Primavalle , in P.za Mario Salvi, quartiere dove Il compagno Mario Salvi svolgeva con passione la militanza sociale e politica, partecipe del dibattito e delle esperienze dell’autonomia operaia romana dei Comitati Autonomi Operai di via dei Volsci.

    I compagni e le compagne di Primavalle

    7 A P R I L E 2012 tributo al compagno MARIO SALVI APPUNTAMENTO dalle ore 17 a Primavalle , in P.za Mario Salvi

    Il 7 Aprile 1976 il compagno Mario Salvi veniva ucciso a Roma , nei dintorni del Ministero di Giustizia, colpito alle spalle dall’agente penitenziario Velluto in via degli Specchi ( in quel luogo una lapide ne ricorda il sacrificio) , mentre manifestava il suo sdegno nei confronti dell’ingiusta e feroce condanna dell’anarchico Giovanni Marini, reo di aver agito per legittima difesa nei confronti delle ripetute aggressioni fasciste, in cui trovava la morte lo squadrista Favella.

    Il compagno Mario Salvi svolgeva con passione la militanza sociale e politica nel quartiere di Primavalle, partecipe del dibattito e delle esperienze dell’autonomia operaia romana dei Comitati Autonomi Operai di via dei Volsci.

    Sono trascorsi 36 anni da quel omicidio di Stato , senza che Mario e la sua famiglia abbiano ottenuto giustizia e il risarcimento morale da significare a chi ha sacrificato la sua giovane vita lottando contro tutte le ingiustizie,per i diritti e i bisogni negati,per la società di liberi e uguali.

    IL 7 APRILE 2012 , dalle ore 17 l’appuntamento è in p.za MARIO SALVI ,

    dove nella popolazione di Primavalle è ancora viva la memoria di Mario , rinnovata dalle nuove generazioni antifasciste, che al presente devono fare i conti contro la dilagante precarietà del lavoro e dell’esistenza , in un clima reso sempre più fosco da provvedimenti questurini e proibizionisti che limitano le libertà personali e di movimento , le stesse ingiustizie contro cui lottava Mario Salvi.

    Vincenzo Miliucci-Confederazione Cobas

    ..........l’apparenza delle cose come vedi non m’inganna, preferisco le sorprese di quest’anima tiranna che trasforma coi suoi trucchi la realtà che hai lì davanti, ma ti apre nuovi occhi e ti accende i sentimenti.

    Prima d’oggi mi annoiavo e volevo anche morire, ma ora sono un uomo nuovo che non teme di soffrire...

    ....................Il "potere" è l’immondizia della storia degli umani e, anche se siamo soltanto due romantici rottami, sputeremo il cuore in faccia all’ingiustizia giorno e notte.......

    Don Chisciotte (Francesco Guccini)

    RispondiElimina