Un intermediario ha inviato le immagini girate dal movimento unito per la Jihad in Africa occidentale
L'italiana Rossella Urru in una fotografia scattata durante una missione (Ansa)
BAMAKO - Rossella Urru e i due cooperanti spagnoli rapiti in ottobre a Tinduf, in Algeria, sono vivi. Lo prova un video che mostra i loro volti inviato all'Afp da un intermediario che lavora alla loro liberazione. Le immagini sono precedute dalla sigla del Movimento unito per la Jihad in Africa occidentale che ha rivendicato il sequestro. Il video della durata di 2 minuti è la prima prova che sono in vita i tre europei sequestrati ad ottobre nella regione di Tinduf, in Algeria. Si tratta, riportano i media spagnoli, altre all'italiana Rossella Urru, dei cooperanti spagnoli Ainhoa Fernandez e Enric Gonyalons. A mostrare il filmato nel quale si vedono i due spagnoli e l'italiana con i volti sfocati è stato un mediatore della cellula dissidente di Al Qaeda che ha rivendicato il sequestro.
LA VICENDA - La cooperante Rossella Urru e gli altri due cittadini spagnoli sono stati rapiti il 23 ottobre nel campo di Rabboni, nel sud dell'Algeria, controllato dal Fronte Polisario. Un gruppo separatista di Al Qaeda nel Maghreb islamico aveva annunciato nei giorni scorsio di aver nelle loro mani la volontaria italia. Il gruppo che si battezzato «Jamat Tawhid Wal Jihad Fi Garbi Afriqqiya» nell'Africa occidentale ha rivendicato di «aver sequestrato il 23 ottobre un'italiana e due spagnoli». Ma il gruppo madre, Aqmi, (gli ex Salafiti per la Predicazione ed il Combattimento), aveva negato di aver avuto alcun ruolo nel sequestro.
12 dicembre 2011 | 17:06
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Fonte:
http://www.corriere.it/esteri/11_dicembre_12/algeria-urru-rapimento_720f8ae0-24d9-11e1-8d41-b588752759fb.shtml#.TuYsOjhLpPw.facebook
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